Palestine Blues, di Nida Sinnokrot (2008)

 

Palestine Blues

Regia di Nida Sinnokrot

 FILM – Colore – Durata 72’ - USA 2008 – DVD in arabo e inglese

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Che cosa resta agli agricoltori palestinesi che imparano come in 24 ore l’esercito israeliano può confiscare le loro terre per la costruzione di un muro di sicurezza? Che cosa si fa quando la loro stessa sopravvivenza è minacciata da uno dei più potenti eserciti del mondo? Palestine Blues racconta la storia di un villaggio fatta di confusione, disperazione e resistenza. Racconta di vittorie quotidiane e di strazianti sconfitte. Il film, sviluppato sulla linea di confine tra il documentario e la narrazione, è ricco di inaspettati momenti di poesia e di vivace umorismo. I suoi personaggi sono spesso indimenticabili.

Il film inizia con una visita al villaggio di Gaza dove è stata uccisa l’attivista americana Rachel Corrie da un bulldozer israeliano mentre stava protestando per la distruzione di una casa di palestinesi. La maggior parte del film, tuttavia, si svolge in villaggi della West Bank, come Jayyous, dove ulivi e agrumeti, curati per centinaia di anni dalle mani premurose dei proprietari, vengono investiti dalla stessa violenza che ha schiacciato Rachel.

Girato talvolta con la telecamera nascosta, il film prende il nome dalle canzoni blues di Blind Willie Johnson e Muddy Water che fanno parte integrante della narrazione.

Palestine Blues, primo film di Nida Sinnokrot, è vincitore di premi per il migliore lungometraggio in diversi festival cinematografici non solo per l’importanza del soggetto, ma anche per la sua qualità estetica.

 

Nida Sinnokrot è un artista e regista palestinese-americano. Nato nel 1971, e cresciuto in Algeria, Nida si è trasferito con la sua famiglia negli Stati Uniti quando era ancora adolescente. Si è laureato in cinematografia alla Texas University di Austin diplomandosi alla Milton Avery Graduate School of Artys del Bard College. Ha fatto parte del programma della Indipendent Whitney Studios, partecipando a una serie di mostre collettive negli Stati Uniti e all’estero. Nel 2002, ha ricevuto una borsa di studio dalla Rockefeller Media, con la quale si è recato in Palestina per realizzare un’installazione orizzontale Loop. E’ stata in quell’occasione che Nida Sinnokrot è venuto in contatto con il muro e ha sentito la necessità di realizzare il film per creare una storia alternativa con la quale aiutare a mantenere la possibilità di immaginare un futuro migliore.