FIRENZE PER GAZA
PER NON DIMENTICARE IL GENOCIDIO DI GAZA
Genocidio che ha raggiunto il suo apice nell’Operazione “Piombo Fuso”con la quale Israele ha sottoposto la Striscia di Gaza a bombardamenti indiscriminati che si sono protratti dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, causando la morte di 1419 palestinesi, il ferimento di 5360, la distruzione totale di 2114 abitazioni e il grave danneggiamento di altre 3242. Sono stati colpiti 16 ospedali, 215 cliniche mediche, 28 ambulanze, 21 scuole, 19 moschee, 167 stabilimenti industriali. L'esplosione di circa 1 milione di kg di bombe israeliane e statunitensi, molte delle quali al fosforo bianco o all'uranio impoverito, ha contaminato migliaia di ettari di campi coltivati. Amianto e metalli pesanti, dispersi nel terreno e penetrati nelle falde idriche, condizioneranno l'esistenza futura dalla popolazione della Striscia di Gaza.
Le drammatiche conseguenze di quella tragedia continuano tutt’ora e si fanno sempre più gravi con il passare del tempo, perché:
- la marina israeliana ha imposto il blocco delle coste e interviene nelle acque territoriali della Striscia di Gaza impedendo la pratica della pesca e lo sfruttamento delle risorse naturali locali (gas) da parte dei palestinesi;
- lungo la linea di confine è stata creata una “buffer zone” estesa sui terreni agricoli palestinesi sulla quale l’esercito israeliano esercita un micidiale controllo, ferendo o uccidendo chiunque vi si rechi per coltivare le proprie terre o per raccoglierne i frutti;
- l’inquinamento dovuto ai materiali tossici dispersi nell’ambiente dai bombardamenti ha determinato una contaminazione dei terreni e delle falde idriche che si protrarrà molto a lungo nel tempo;
- il blocco delle comunicazioni e dell’import-export ha impedito gran parte della ricostruzione; ha determinato il crollo delle varie attività produttive con la conseguente crescita della disoccupazione e l’impoverimento della popolazione civile; ha portato alla penuria di combustibile e di energia elettrica, causa rilevante del blocco delle attività nelle strutture sanitarie e negli impianti di smaltimento delle acque reflue. Il tutto ha determinato un aumento indiscriminato di patologie fisiche e psichiche difficilmente ricuperabili, come pure un’impennata della mortalità.
Il silenzio e l’indifferenza della politica internazionale; l’imposizione del veto a qualsiasi tentativo da parte delle Nazioni Unite di indagare e di condannare gli innumerevoli crimini di guerra e contro l’umanità compiuti dall’esercito israeliano durante l’Operazione “Piombo Fuso”; l’omertà sul perpetuarsi dei reati e dei crimini compiuti da Israele in violazione del diritto internazionale, come gli omicidi extragiudiziari mirati e gli atti di pirateria marittima contro i pescatori palestinesi o contro i convogli internazionali di solidarietà e supporto umanitario; il sostegno internazionale alla politica di aggressione di Israele rappresentato dall’approvazione di alleanze strategiche, di patti e accordi commerciali, culturali, di cooperazione universitaria nella ricerca militare, non fanno altro che potenziare la capacità di Israele di scatenare a breve termine un nuovo intervento militare, illegale, devastante e catastrofico, le cui conseguenze ricadranno anche su di noi.
PER RICORDARE L’INIZIO DEI BOMBARDAMENTI SULLA STRISCIA DI GAZA
La popolazione civile fiorentina è invitata a partecipare a un presidio che avrà luogo
in Piazza della Repubblica
martedì 27 dicembre 2011, dalle 17:00 alle 19:30
seguirà poi
venerdì 30 dicembre 2011, alle ore 21:30
al
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos
via Chiella - Campi Bisenzio
Spettacolo Teatrale tratto da "Restiamo Umani"
per terminare con la
GIORNATA DELLA MEMORIA, PER GAZA
che si svolgerà
sabato 14 gennaio 2012
in Piazza della Repubblica, dalle 15:00 alle 20:00
Firenze per Gaza