GAZA : manca il carburante

 

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GAZA. Manca il carburante, la centrale elettrica smette di funzionare

25 giu 2014

È di nuovo crisi nella Striscia: il rifornimento di gas donato dal Qatar è finito. Emergenza anche negli ospedali: mancano medicinali.

 

 

 (Foto: Rosa Schiano/Nena News)

 

di Rosa Schiano

 

Roma, 25 giugno 2014, Nena News – Mentre in Cisgiordania l’esercito di Tel Aviv prosegue le operazioni  di ricerca dei tre coloni israeliani scomparsi da due settimane, eseguendo brutali incursioni notturne, arresti di massa ed uccisioni di civili palestinesi, nella Striscia di Gaza assediata l’aviazione israeliana continua ad effettuare attacchi aerei notturni, a cui si alternano lanci sporadici di razzi palestinesi verso il sud di Israele. La scorsa notte, le forze aeree israeliane hanno eseguito più attacchi dal nord al sud della Striscia, nel corso dei quali due agenti della polizia palestinese sono rimasti feriti. Una bambina di tre anni è invece deceduta e tre membri della sua famiglia sono rimasti feriti quando, anche secondo la testimonianza dei residenti, un missile palestinese è stato lanciato dalla Striscia di Gaza ed è accidentalmente ricaduto in territorio palestinese colpendo l’abitazione della famiglia.

 

In questa atmosfera di alta tensione, la Striscia di Gaza continua a vivere sotto un assedio ormai dimenticato e rischia di sprofondare nuovamente nel buio a causa dell’assenza di carburante. L’unica centrale elettrica della Striscia rischia infatti di smettere di funzionare. Lo scorso inverno, in una Gaza stretta dal gelo e dalla crisi energetica che provocò anche una gravissima crisi ambientale a causa dell’interruzione degli impianti di pompaggio per le acque reflue, il Qatar risolse l’emergenza inviando 10 milioni di dollari per rifornire la Striscia di carburante. Nel mese di marzo, il Qatar aveva deciso di effettuare una nuova donazione di carburante per i successivi tre mesi, ma tale rifornimento sarebbe terminato martedì.

 

Ieri agenzie locali palestinesi hanno riportato che un accordo sarebbe stato raggiunto per l’ importazione di 250mila litri di gasolio per la centrale elettrica di Gaza, come riferito da Fathi el-Sheikh Khalil, vice presidente dell’Autorità per l’Energia, secondo cui sarebbe necessario trovare una soluzione immediata per scongiurare una nuova crisi.

 

Un’emergenza che potrebbe colpire anche il settore ospedaliero, secondo il Ministero della Salute della Striscia di Gaza, che, proprio ieri,  ha anche riferito di una nuova carenza di medicinali e attrezzatura medica. Il portavoce Ashraf al-Qidra ha infatti comunicato che 122 tipologie di medicinali base sarebbero esaurite ed altre 91 termineranno nelle prossime settimane, 471 strumenti e dispositivi medici monouso sarebbero terminati, mentre altre 85 tipologie verranno a mancare nelle prossime settimane. Nena News

 

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