Terrorismo linguistico

Terrorismo linguistico: qualcuno compri un dizionario ai politici israeliani

 

Un elenco dei sei diversi modi in cui i funzionari israeliani hanno reinventato definizioni – e tipi – di terrorismo

 

 

L’esecutivo israeliano con l’ex presidente Shimon Peres (al centro) – fonte Haaretz

 

di Michael Omer-Man – +972Mag

 

Roma, 28 giugno 2014, Nena News - La parlamentare del Likud Miri Regev ha avuto una carriera di discreto successo come paroliere quando era il portavoce dell’esercito israeliano (IDF) prima di diventare ancora più famosa per aver definito i richiedenti asilo politico africani : “Un cancro nel corpo di Israele”. Ha poi chiesto scusa alle vittime del cancro per l’analogia.

 

Mercoledì scorso, Regev ha fatto una nuova aggiunta alla lista degli usi israeliani folli del linguaggio – da sola e accompagnata da numerosi altri politici e funzionari – inventando nuovi tipi di terrorismo.

 

In parole povere, il terrorismo coinvolge esplosioni o spari. Ci sono eccezioni, naturalmente, ma in genere non includono almeno cinque dei sei seguenti tipi di terrorismo inventato dai funzionari israeliani negli ultimi anni.

 

6 - Terrorismo diplomatico. Quando il presidente dell’OLP Mahmoud Abbas è andato alle Nazioni Unite per cercare sovranità per i palestinesi nel 2012, il ministro degli Esteri di Israele era livido. Oltre a chiamare Abbas “un bugiardo, un vigliacco e un debole”, Liberman ha descritto la richiesta alle Nazioni Unite del presidente dell’Olp come “terrorismo diplomatico”. E’ stato strano. “Tra il terrore diplomatico e il terrore convenzionale”, ha detto Liberman all’intero corpo diplomatico israeliano, il “terrore diplomatico è più grave.”

 

5 – Terrorismo economico. Il movimento BDS sta guadagnando terreno negli ultimi anni. Così, quando l’Unione Europea ha annunciato nuove linee guida di regolamento per assicurare che il proprio denaro non finisca negli insediamenti, che considera illegali, Israele ha un po’ lavorato d’ingegno. Prima di diventare ministro dell’economia israeliana, Naftali Bennett ha servito in due delle unità di ricognizione e di contro-terrorismo più d’élite  di Israele, così si potrebbe essere tentati di dargli il beneficio del dubbio che lui sa che cosa è il terrorismo. Almeno fino a quando ha chiamato le linee guida EU sugli insediamenti “terrorismo economico”.

 

4 – Terrorismo legale. Israele è un paese piccolo e ci si può sentire soffocare dopo un po’, soprattutto in agosto. Quindi non c’è da sorprendersi che gli israeliani amino viaggiare. Minacciare la possibilità di non poter viaggiare alla cosa israeliana che più si avvicina alla regalità, i suoi generali, sarebbe effettivamente terrificante. Così, quando le accuse di crimini di guerra contro alti ufficiali militari tornavano in voga a seguito dell’incursione mortale della Mavi Marmara nel 2009, era naturale che l’IDF descrivesse gli sforzi per far rispettare il diritto internazionale come “terrorismo legale”.

 

3 – Terrorismo gastrointestinale. Israele arresta un sacco di palestinesi. Ammettiamolo, è tutta colpa di Israele che, al fine di mantenere un’occupazione militare non democratica su un popolo straniero per 47 anni, è stato costretto a mettere il 40 per cento della popolazione maschile palestinese in carcere? Quindi non c’è da meravigliarsi che Israele sia stato anche costretto ad affrontare uno sciopero della fame o due. Il parlamentare Miri Regev (Likud), durante la discussione sul modo migliore di nutrire a forza i prigionieri palestinesi, ha descritto gli scioperi della fame come “terrorismo in prigione”. Sì, tutto quello che devi fare per diventare un terrorista in questi giorni è quello di smettere di mangiare.

 

2 – Terrorismo autoinflitto. Lo Shin Bet pubblica una relazione annuale su “Dati e tendenze del terrorismo palestinese”. Nella sua relazione sul 2009, anno dell’Operazione Piombo Fuso, c’era una riga di dati molto confusi. Secondo lo Shin Bet, 15 persone sono morte in attentati terroristici nel 2009, nove di loro durante Piombo Fuso. Quali tipi di attacchi, vi chiederete? Secondo la pagina quattro della relazione Shin Bet: “Cinque civili e soldati sono stati uccisi da lanci di alta traiettoria e quattro soldati sono stati uccisi da fuoco amico”. Diamo loro il beneficio del dubbio. Almeno secondo la logica dei funzionari israeliani, i soldati sono stati uccisi nella lotta contro il terrorismo, e Israele ha sempre descritto gli attacchi contro i soldati come il terrorismo – una implicazione separata ma estremamente problematica in sé e per sé. Ma questo non spiega una classificazione ancora più strana che avvenne un anno dopo, quando il Ministero della Difesa aveva classificato come “vittima del terrore” un rabbino colono ebreo che era stato erroneamente colpito a morte da un soldato israeliano che pensava di sparare ai palestinesi.

 

1 – Terrorismo giornalistico. Quando il programma della CBS “60 Minutes” ha fatto un focus sulla situazione dei cristiani palestinesi in Terra Santa pochi anni fa, Israele si è imbarcato in un’offensiva (o difesa, suppongo) delle relazioni diplomatiche e pubbliche. Poi l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Michael Oren ha condotto la difesa, cercando di dare la colpa dell’esodo dei cristiani dalla Terra Santa ai palestinesi invece che a Israele. La campagna è andato troppo lontano on-record. Ma è stato un commento off-record di un funzionario israeliano che prende la torta. Parlando a “The Forward”, il funzionario ha paragonato il documentario della CBS a “un attacco terroristico strategico.” Non sono abbastanza sicuro che cosa significhi, ma la sua assurdità si ha guadagnato il primo posto in questa lista.

 

Questi terroristi…che cosa escogiteranno ancora?! – Nena News

 

Traduzione a cura della redazione di Nena News

 

- See more at: http://nena-news.it/terrorismo-linguistico-qualcuno-compri-un-dizionario-ai-politici-israeliani/#sthash.tBf9dL5M.dpuf