Amira Hass da Ramallah
Risultato elezioni israeliani-
Una grave miopia
La vittoria incontestabile di Benjamin Netanyahu nelle elezioni del 17 marzo segna la sconfitta dei sondaggisti, che da più di due mesi sottolineavano il declino del partito Likud. Nello stesso periodo i giornalisti criticavano il premier per la sua residenza imperiale e le sue pessime abitudini (tra cui quella di non rimborsare i dipendenti che anticipavano di tasca propria i soldi per le sue spese personali).
I laburisti, uniti nella coalizione Unione sionista, erano pronti a spartirsi la preda prima che fosse catturata. In realtà i sondaggi dicevano anche che secondo gli intervistati nessuno meritava di guidare il governo più di Netanyahu. I cittadini israeliani hanno risolto la contraddizione votando per il partito guidato dall'u-mo che consideravano il candidato migliore per la carica di premier. "Gli israeliani hanno subito un lavaggio del cervello", hanno commentato alcuni colleghi.
Non sono d'accordo. Gli israeliani hanno scelto consapevolmente di eleggere per la quarta volta un primo ministro che vuole distruggere lo stato sociale in Israele e rafforzarlo nella Cisgiordania oc-cupata.
Una pubblicità apparsa sul giornale ordine Ynet non potrebbe essere più chiara: un appartamento di quattro stanze nella colonia di Ariel costa solo 350 mila dollari. Non stupisce quindi che Netanyahu abbia ottenuto consensi soprattutto nei quartieri poveri.
No, nessun lavaggio del cervello: gli israeliani sono solo affetti da una grave forma di miopia. D'altra parte, non è così da quarant'anni
Internazionale n.1094 del 20/26 marzo 2015