Ma'an News, 05.04.2015
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BEIRUT (AFP) - Migliaia di civili palestinesi sono intrappolati nel campo siriano di Yarmouk, che è assediato da forze governative ed è stato invaso per gran parte da militanti fondamentalisti, sostengono fonti dell'opposizione.Anche secondo un gruppo di monitoraggio, il campo di Damasco è ora quasi completamente sotto il controllo del gruppo Stato islamico (IS) e di Al-Nusra, ramo locale di al-Qaeda.
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi UNRWA ha emesso un appello urgente per l'accesso umanitario alla zona, sostenendo che la situazione a Yarmouk è "motivo di vergogna universale".
Militanti dell'IS hanno per primi attaccato il campo, che dista solo sette chilometri dal centro di Damasco, mercoledì scorso. Inizialmente sono stati respinti da forze palestinesi all'interno di Yarmouk, ma hanno poi preso il controllo del 90 per cento della tentacolare superficie del campo.
"I residenti del campo sono stretti fra il diavolo e il mare profondo," ha detto Ayman Abu Hashem, che dirige il comitato per i rifugiati palestinesi del governo provvisorio dell'opposizione siriana. "Il campo è circondato dal regime, e all'interno le forze dell'IS hanno quasi completamente preso il sopravvento".
Abu Hashem ha detto che le forze palestinesi del gruppo Beit al-Maqdis Aknaf, fedele al movimento palestinese Hamas, sono state circondate dai militanti dell'IS. E aggiunge che ci sono timori su possibili vendette, poiché membri del gruppo IS sono stati espulsi dai residenti e combattenti del campo lo scorso anno.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo di monitoraggio basato in Gran Bretagna, sostiene che la forza fondamentalista controlla ora il 90 per cento di Yarmouk, dove una volta risiedevano 160.000 persone, sia siriani che palestinesi. Il direttore dell'Osservatorio Rami Abdel Rahman ha detto che i militanti di Al-Nusra non hanno combattuto al fianco delle forze dell'IS, ma non si sono neanche opposti alla loro avanzata.
18 morti
Funzionari palestinesi accusano Al-Nusra di aver agevolato l'ingresso dell'IS a Yarmouk, dove la popolazione si è ridotta ad appena 18.000 abitanti. Al-Nusra e l'IS sono per lo più rivali, pur condividendo una simile ideologia fondamentalista wahhabita, ma ci sono stati casi locali di collaborazione fra i combattenti dei due movimenti.
Abdel Rahman riporta che ci sarebbero almeno 18 persone uccise dall'inizio dei combattimenti mercoledì, sei civili e 12 combattenti palestinesi.
Due combattenti sono stati decapitati, aggiunge, e immagini raffiguranti due teste, presumibilmente decapitate nel campo, sono state diffuse dai militanti integralisti sui social media.
L'Osservatorio ha anche riferito di attacchi aerei sul campo da parte del governo, anche se non ci sono notizie di vittime.
I residenti di Yarmouk hanno sofferto per gli scontri che avvengono regolarmente, i bombardamenti governativi e l'assedio che ha causato carenze di medicinali e viveri. Le forze siriane restano fuori dal campo, e ci sono notizie di nuovi posti di blocco attorno a Yarmouk, creati dopo l'inizio dei combattimenti.
Un accordo lo scorso giugno fra il governo ed i ribelli, sostenuto da fazioni palestinesi, aveva portato ad una attenuazione dell'assedio.
Ma l'accesso umanitario è rimasto limitato ed è stata fermato completamente con l'avanzata fondamentalista.
Sabato scorso, il portavoce dell'UNRWA Chris Gunness ha descritto la situazione nel campo come "un affronto all'umanità di noi tutti, un motivo di vergogna universale." "Gli attori umanitari sul campo, come l'UNRWA, devono avere accesso immediato per portare ai civili assistenza urgente", ha detto Gunness. Ha esortato "la leadership morale e diplomatica della comunità internazionale" a garantire la protezione dei civili.
Anche funzionari palestinesi in Cisgiordania e a Gaza hanno fatto un appello all'azione, e la Coalizione Nazionale dell'opposizione siriana ha sollecitato la creazione di un corridoio umanitario per i civili. L'organo ha richiesto "una azione urgente" alla Lega Araba e alle Nazioni Unite "per obbligare il regime ad aprire un passaggio sicuro per la sicurezza dei civili."
Personale di Ma'an ha contribuito a questo articolo.
(traduzione di G.Graziani per l'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus)