80 senatoriUsa: Obama, aumenta gli aiuti militari ad Israele

Nena news, dalla Redazione, Roma 26 apr 2016

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Tra i firmatari anche il candidato repubblicano alle prossime presidenziali Ted Cruz. Washington ha già proposto, per la prossima intesa decennale che inizierà nel 2018, di aumentare da 4 a 6 miliardi di dollari la somma stabilita per l assistenza militare allo stato ebraico

 Più di 80 senatori americani hanno firmato una lettera in cui chiedono al presidente statunitense Barack Obama di aumentare gli aiuti militari destinati a Israele. “Alla luce delle sfide crescenti difensive che affronta Israele” si legge nel testo riportato dalla Reuters “noi siamo pronti a sostenere una intesa a lungo termine che dia allo stato ebraico le risorse necessarie per difendersi e per conservare il suo margine militare qualitativo” . I firmatari sono 83 dei 100 membri del Congresso Usa. Tra di loro spicca il nome del candidato presidenziale repubblicano Ted Cruz. Non vi è, invece, quello del democratico Bernie Sanders.

Secondo la stampa israeliana, Tel Aviv avrebbe chiesto a Washington almeno 5 miliardi di dollari annui di assistenza militare, quasi il doppio, in pratica, rispetto ai 3 miliardi che riceve attualmente grazie ad un accordo ormai prossimo a scadere (termina nel 2018). Netanyahu ha in più circostanze ribadito che è disposto ad aspettare l elezione del nuovo presidente Usa prima di raggiungere una nuova intesa con gli alleati americani nel caso in cui l amministrazione Obama non dovesse essere capace di rispondere alle nostre richieste di sicurezza. La stampa israeliana, però, sostiene che Netanyahu avrebbe compiuto un passo indietro la scorsa estate e avrebbe confidato al senatore repubblicano Lindsey Graham (il promotore della lettera) che preferirebbe trovare un accordo prima che ci sia un nuovo inquilino alla Casa Bianca.

Il quotidiano Haaretz ha scritto che il governo americano avrebbe offerto a Tel Aviv due opzioni: una prima che garantirebbe alle casse dello stato ebraico 40 miliardi tra il 2018 e il 2028 a patto che Israele, in questo lasso di tempo, non faccia pressioni sul Congresso Usa per avere più denaro; una seconda in base alla quale gli Usa assicurerebbero agli israeliani solo 34 miliardi di dollari per 10 anni lasciando però a Tel Aviv la possibilità di chiedere al Congresso degli aumenti nel corso del decennio. L' esecutivo di estrema destra guidato da Netanyahu avrebbe rigettato entrambe le possibilità nonostante l'aumento dai 4 ai 6 miliardi di dollari rispetto all attuale accordo previsto in entrambi i casi.

Sebbene i rapporti personali tra Netanyahu e Obama non siano idilliaci e le relazioni tra i due Paesi abbiano vissuto momenti di tensione, lo stato ebraico continua ad essere il Paese che riceve maggiori aiuti militari da parte degli americani. Non solo: gli Usa lo hanno sempre difeso dalle proposte di condanna per le violazioni della legge internazionale e dei diritti umani nei territori occupati palestinesi.

Emblematica a riguardo la lettera firmata questo mese dal 90% dei membri della Camera dei Rappresentanti in cui stato chiesto a Obama di porre il veto a qualunque risoluzione alle Nazioni Unite che fissi i parametri per i negoziati tra palestinesi ed israeliani . Nena News