In trionfo l'omicida a sangue freddo, in permesso per passare la festa Ebraica in famiglia

ISM, International Solidarity Movement, gruppo di al-Khalil (Hebron), Palestina occupata, 23 aprile 2016

http://palsolidarity.org/2016/04/release-of-a-cold-blooded-killer-illustrates-the-racism-of-israeli-society/?utm_source=wysija&utm_medium=email&utm_campaign=Weekly+Digest

Venerdi 22 Aprile  Elor Azraya, il soldato Israeliano tristemente famoso per l'esecuzione extragiudiziale di Abed al-Fattah al-Sharif ad Hebron, è stato rilasciato per poter celebrare in famiglia la festa ebraica del Pessach

Il 21enne Abed al-Fattah al-Sharif era a terra privo di coscienza dopo quello che che i militari Israeliani dicono fosse stato un tentativo di accoltellamento. Nel video ripreso da Emad Abu Shamsiyyah, attivista dei Diritti Umani che a seguito di ciò ha ricevuto minacce di morte da parte dei coloni, si vede Elor Azraya armare il suo fucile e sparare un colpo alla testa del Palestinese privo di conoscenza e la materia celebrale cominciare ad uscirgli dal cranio. Araya ha ricevuto grande appoggio sia dai militari, cosa che si vede anche nella ripresa filmata, che dai coloni. Al suo arrivo a casa Azraya è stato accolto come un eroe.

In diverse manifestazioni in favore di questo omicidio a sangue freddo, dimostranti Israeliani hanno mostrato cartelli di “Uccideteli tutti”, un richiamo esplicito alla pulizia etnica ed al genocidio dei Palestinesi. Queste manifestazioni hanno visto la partecipazione di centinaia di Israeliani e non hanno ricevuto alcuna pubblica condanna da parte governativa.

Azraya festeggiato come un eroe al suo ritorno a casa

Ah Hebron la piccola striscia di Shuhada Street (la strada centrale principale) dove ai Palestinesi era ancora “permesso“ di accedere è stata chiusa come punizione collettiva alla popolazione Palestinese. L'aumento delle umiliazioni e dei “controlli di sicurezza” solo nei confronti dei Palestinesi da parte dei militari va di pari passo con con la disumanizzazione attraverso l'introduzione del sistema dei numeri, per cui ad ogni Palestinese residente a Hebron viene assegnato un numero che va dichiarato ad ognuno degli innumerevoli posti di blocco per verificare se essi siano effettivamente residenti a Hebron. Nel contempo, coloni Israeliani di insediamenti abusivi possono tranquillamente e liberamente girare per le strade senza controlli se siano residenti o meno nell'area.

(trad. e sintesi di Claudio Lombardi)