16 mag 2016
Saranno consegnati allo stato ebraico il prossimo dicembre. I nuovi caccia potranno compiere missioni fino in Iran con un solo rifornimento
di Raffaele Angius
Roma, 16 maggio 2016, Nena News – Israele è il primo – e finora- l’unico paese ad aver ottenuto il permesso di personalizzare secondo le proprie esigenze gli F-35 realizzati dalla Lockheed Martin, i quali saranno consegnati a partire da dicembre del 2016 e che lo stato mediorientale sarà, tra tutti, il primo a ricevere, rivela Wired. (https://www.wired.com/2016/05/israel-can-customize-americas-f-35-least-now/)
Gli Stati Uniti hanno sempre applicato una rigida politica contrattuale nella vendita di aerei e altri mezzi bellici prodotti dalle proprie aziende: il compratore generalmente accetta di non poter modificare gli aerei acquistati e di fare riferimento al fornitore per la manutenzione.
Dopo anni di negoziati Israele riesce a spezzare questa consuetudine: gli F-35 “Adir” (Il Grande, soprannome della versione personalizzata dell’aereo) verranno equipaggiati con software di realizzazione israeliana e con sistemi d’arma dedicati.
L’autorizzazione definitiva per apportare modifiche agli F-35 da parte di Israele non è ancora stata firmata e giungerà alla fine di una serie di negoziati tra l’Israeli Air Force e il Pentagono, il quale supervisiona l’F-35 Joint Strike Fighter (JSF) Program. Tuttavia le modifiche che faranno parte del pacchetto di vendita prevedono, come nel caso dei precedenti F-15i (la “i” sta proprio per Israele), anche la modifica del serbatoio in modo da consentire un incremento del raggio d’azione dei velivoli di circa il 40%. Se da un lato questa modifica probabilmente comprometterà le caratteristiche stealth dei velivoli, dall’altro li metterà nelle condizioni di poter compiere missioni fino in Iran con un solo rifornimento. La richiesta di dotare gli F-35 di serbatoi personalizzata arrivò proprio pochi giorni prima della firma dell’Accordo sul Nucleare tra Stati Uniti e Iran.
La manutenzione degli F-35 Adir avverrà, e anche questo è un caso unico per il mercato dei sistemi d’arma statunitensi, nella base dell’aviazione israeliana a Nevatim, vicino a Be’er Sheva. Secondo fonti della Difesa israeliana si vuole evitare di correre il rischio che gli aerei siano negli Stati Uniti per manutenzione proprio nel momento del bisogno.
Israele è stato fino ad oggi destinatario di 3 miliardi di dollari l’anno in aiuti militari esteri e proprio quest’anno l’amministrazione Obama ha finalizzato una proposta di aiuti verso Israele di 40 miliardi di dollari in dieci anni. Nena News
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