Democratici e Repubblicani USA in gara per le armi ad Israele

Da: Philip Weiss, 1 giugno 2020  https://mondoweiss.net/2020/06/the-arms-race-between-dems-and-gop-for-pro-israel-donors/

 Joe Biden ha dichiarato alla comunità ebraica quanto lui ama Israelee e che lavorerebbe con Netanyahu. E’ chiaro il proposito di queste dichiarazioni: Biden ha bisogno di soldi per la campagna contro Trump e la comunità ebraica pro-Israele è vista come come la miniera per il partito Democratico, in quanto conta per la metà o più dei suoi donatori.

Obama, Biden e Netanyahu nel 2010

Poco importa che una larga maggioranza dei votanti democratici siano dell’idea che occorra ridurre il sostegno ad Israele per via delle violazioni dei diritti umani dei palestinesi. La leadership democratica ha respinto tale posizione per non alienarsi il sostegno finanziario ebraico. Lo disse 40 anni fa Hamilton Jordan che AIPAC, la potente lobby israeliana, era tale da poter prevalere su qualunque orientamento dell’opinione pubblica e ciò è più che mai vero oggi in cui i politici democratici tentano in tutti i modi di demonizzare il BDS, anche se la metà dei suoi votanti lo sostengono. Rimane il fatto anche che la gran parte degli ebrei americani sostengono la soluzione dei due stati.

L’antipalestinismo è stato una caratteristica dei Democratici per anni. Truman riconobbe Israele per la pressione dei donatori nella campagna presidenziale del 1948. Negli anni ‘60 Johnson (già ipersionista di suo) abbandonò ogni opposizione al nucleare israeliano anche per la pressione di un leader della raccolta fondi democratico, Arthur Krim. Nel 1978 Jimmiy Carter intendeva intervenire su Israele perché abbandonasse i progetti di insediamento e consentisse l’autodeterminazione ai palestinesi. Il suo staff di consiglieri politici lo avvertì di “non mettersi di traverso alla lobby ebraica”. Le posizioni pro-palestinesi di Carter gli alienarono AIPAC e minarono. la sua rielezione

Secondo Jordan, i donatori sono così individuabili:

  • dei 125 membri del comitato di finanziamento democratico oltre 70, il 60%, sono ebrei
  • nelle elezioni del 1976 erano ebrei il 60% dei maggiori donatori per il Partito Democratico
  • nelle elezioni del 1972 erano ebrei il 60% dei maggiori donatori per Nixon
  • nelle elezioni del 68 erano ebrei il 75% dei maggiori donatori per le primarie di Humphrey (dem)
  • nelle primarie 1976 erano ebrei il 90% dei maggiori donatori per il senatore dem Henry Scoop Jackson (DEm)

Anche se provenienti da zone con minore presenza ebraica , almenno il 35% dei finanziamenti erano di provenienza ebraica. .

Carter, nel contrastare Israele sugli insediamenti, perdette la rielezione nel 1980 ottenendo, rispetto alle precedenti elezioni, meno della metà del voto ebaico, un record negatico per il Partito Democratico.

Bush padre aveva considerato di contrastare la lobby israeliana, mentre suo figlio non vi si oppose in alcun modo.

I risultati di tutto ciò sono lo spostamento degli USA verso la destra ed una gara tra Democratici e Repubblicani giocata sulla fornitura di armi ad Israele.

In un sistema politico drogato dalla raccolta fondi (in USA non c'è né par condicio né finanziamento pubblico ai partiti, NdR), gli ebrei forniscono il 50% dei finanziamenti ai Dem e il 25% ai Repubblicani, affermò il destrorso Gil Troy nel 2016.

Dei 14 maggiori donatori dem, uno solo non è ebreo. Se chiedete ad un raccoglitore di fondi dem da dove vengano i soldi, lui vi risponderà: da avvocati , giochi, farmaci, Hollywood, dagli ebrei. Di fatto si tratta di attività gestite da ebrei. E quando chiedi soldi devi andare da gente ricca e non sono molti i ricchi che non siano di destra.

La conclusione è che gli aiuti militari ad Israele dovranno di conseguenza continuare ad essere bipartisan. Biden sa bene che se cerca di condizionare qualcuno dei miliardi di $ di aiuti ad Israele sulla questione dell’annessione, indirizzerà grandi donatori ebrei verso i Repubblicani e si alienerà il voto ebraico in Florida che nelle elezioni di novembre sarà lo Stato determinante.

Dershowitz ha esposto chiaramente come come usare il potere economico contro gli studenti per ostacolare la campagna BDS: “Se voi disinvestite su Israele, noi disinvestiamo su di voi”. Alan Morton Dershowitz è di famiglia ebrea ortodossa, avvocato del collegio di difesa di Trump, autorevole professore di Harward, autore del libro: Perchè boicottare Israele è antisemitismo (NdR)

Forse sono solo un ottimista, ma ho l’impressione che la crescita di potere ebraico di cui fanno uso Dershowitz e compagni sia arrivato ad un plafond.

Mi sembra solo una questione di tempo di quando un candidato pro-BDS costituirà una forza con cui seriamente aver a che fare. Recentemente una parlamentare come Ilhan Omar ha ricevuto oltre $3 milioni rispetto al suo sfidante pro-Israele che ne avuti $500.000.

Trad. e sintesi di Claudio Lombardi di Associazione di Amicizia Italo-Palestinese