“L’apartheid palestinese: una pandemia senza fine”:
44ma Giornata Onu di Solidarietà con il Popolo Palestinese 2021
Nella terra occupata di Palestina la violazione dei diritti umani è pratica quotidiana.
Dopo 12 anni al governo, a giugno Benjamin Netanyahu è stato sconfitto da Naftali Bennett, leader del partito di destra Yamina, il quale, come il suo predecessore, ha continuato a portare avanti una brutale politica di occupazione e colonizzazione della terra, col pieno sostegno degli USA, suo storico e principale alleato. Negli ultimi mesi il governo israeliano ha preso di mira le organizzazioni della società civile palestinese arrivando a definire “organizzazioni terroristiche”, ONG di prestigio mondiale e punto di riferimento internazionale per la tutela dei diritti umani nella Palestina occupata.
Nel frattempo in Cisgiordania si è assistito a una crescita del numero degli insediamenti illegali e a un aumento delle aggressioni e degli attacchi da parte dei coloni contro la popolazione palestinese. Nelle prime due settimane di ottobre, durante la raccolta delle olive, svoltasi per il secondo anno consecutivo senza la presenza di volontari internazionali a causa della pandemia, i coloni hanno distrutto oltre 1600 olivi palestinesi e ferito numerosi contadini. Anche a Gerusalemme Est occupata è proseguito il processo di colonizzazione con l’avvio dei lavori di una nuova colonia all’interno del progetto E1 volto a giudaizzare la città e a creare blocchi di insediamenti illegali per separare definitivamente la continuità geografica tra Gerusalemme e il resto della Cisgiordania. In particolare il quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme Est, è diventato il centro di uno scontro tra palestinesi, legittimi proprietari delle case, e i coloni israeliani supportati dal governo.
In Cisgiordania è aumentato lo scontento popolare contro la stessa Anp a seguito della brutale uccisione da parte delle forze di Sicurezza Palestinese di un militante e attivista palestinese che si batteva per un rinnovamento, una maggiore trasparenza e una partecipazione popolare denunciando la corruzione e i metodi autoritari del governo di Abu Mazen. Migliaia di giovani palestinesi sono scesi in piazza per chiedere nuove elezioni e un reale cambiamento politico della leadership al potere.
Infine non va dimenticata la Striscia di Gaza, dove a maggio sono state uccise più di 250 persone, tra cui 66 bambini, a seguito di pesanti bombardamenti da parte delle forze israeliane e dove la punizione collettiva imposta da Israele continua a tenere prigioniere in condizioni praticamente invivibili oltre 2 milioni di persone.
Per la 44ma Giornata ONU, Pax Christi propone un incontro online dal titolo “L’apartheid palestinese: una pandemia senza fine” che vede la partecipazione di alcuni esponenti del Centro Ecumenico della Teoria della Liberazione Sabeel, per un’analisi sulla politica dello Stato di Israele dopo le nuove elezioni e sulla gestione della pandemia, per un aggiornamento su quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza e per una riflessione sull’empasse della politica palestinese in Cisgiordania. A moderare l’incontro ci sarà il giornalista freelance Riccardo Michelucci.
L’incontro si svolgerà online e verrà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook di Pax Christi italia e di Bocche Scucite.