https://www.un.org/unispal/event/international-day-of-solidarity-with-the-palestinian-people-2/
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che “nella Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese riaffermiamo il nostro impegno a sostenere i diritti del popolo Palestinese”. Il 2 dicembre 1977, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha richiesto, attraverso la Risoluzione 30/40 B, che questa ricorrenza annuale venisse celebrata il 29 novembre.
E’ stata scelta questa data poiché il 29 novembre 1947 segna il giorno dell’adozione della Risoluzione 181(II) sulla Partizione della Palestina.
La risoluzione stabiliva la creazione in Palestina di uno “Stato ebraico” e uno “Stato arabo”, con Gerusalemme come corpus separatum sottoposta a un regime internazionale speciale. Dei due Stati previsti dalla risoluzione, solo uno, Israele, ha visto la luce. Il popolo palestinese, attualmente di otto milioni, vive principalmente nel territorio palestinese occupato da Israele dal 1967, compresa Gerusalemme est, oltre che in paesi arabi confinanti e in campi profughi nella regione.
Con la Risoluzione 60/37 del 1° dicembre 2005, nell’ambito della Giornata, l’Assemblea ha chiesto all’organo dell’Assemblea Generale dell’ONU che promuove il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e all’indipendenza, il Comitato per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese, e alla Divisione per i diritti dei palestinesi, di continuare ad organizzare una mostra annuale sui diritti dei palestinesi o un evento culturale in collaborazione con la Missione di osservazione permanente della Palestina presso le Nazioni Unite. La risoluzione sull’osservanza della Giornata esorta anche gli Stati membri a continuare a offrire il più ampio sostegno e visibilità alla ricorrenza.
Per celebrare la ricorrenza, ogni anno le Nazioni Unite organizzano eventi e incontri speciali al quartier generale ONU a New York e negli uffici delle Nazioni Unite a Vienna, Ginevra, Nairobi e in altre sedi. Quest’anno la Giornata verrà celebrata il 1° dicembre con delle riunioni speciali. Nella sede centrale delle Nazioni Unite, il Comitato per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese convocherà funzionari di alto livello degli Stati membri, il Segretario Generale, organizzazioni intergovernative e rappresentanti della società civile che discuteranno sulla questione della Palestina ed assisteranno all’inaugurazione ufficiale di una mostra virtuale incentrata sul Muro costruito nei Territori palestinesi occupati, giudicato illegale dalla Corte Internazionale di giustizia il 9 luglio 2004. La mostra esplora in particolare questo aspetto attraverso le parole di vari sostenitori e personalità pubbliche e attraverso le immagini di artisti e attivisti dei diritti umani, i quali hanno utilizzato il muro come se fosse una tela per poter esprimere la propria solidarietà con il popolo palestinese.
In occasione di questa ricorrenza, le attività verranno organizzate anche da enti governativi e da Organizzazioni della Società Civile (OSC) in collaborazione con i Centri di Informazione delle Nazioni Unite di tutto il mondo. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si riunirà il 2 dicembre per il dibattito annuale sulla questione della Palestina durante il quale intende adottare, a larga maggioranza, una risoluzione che metta in evidenza i parametri per una soluzione giusta a questa situazione ancora irrisolta.
In Italia, per celebrare la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, il 29 novembre, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, si terrà l’evento “Riconoscere lo Stato di Palestina. Pace giusta tra Palestina e Israele”. L’evento è organizzato dalla Cittadella di Assisi. La conferenza per il riconoscimento dello Stato di Palestina è promossa da un ampio arco di reti, piattaforme, associazioni e sindacati rappresentativi della società italiana che a partire dal comune riferimento ai principi ed i valori contenuti nella costituzione italiana, pur appartenendo ad ambiti e settori diversi, con questa iniziativa intendono rinnovare il proprio impegno per la pace giusta, per la promozione ed il rispetto dei diritti umani e per la fine delle violenze nella regione del Medio Oriente.