Kahanismo. Ben-Gvir ministro della sicurezza nazionale

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Wieland Hoban junge welt 21.11.22

L'ideologia del kahanismo giustifica l'oppressione non solo dal punto di vista razziale, ma anche da quello teologico.

Il “ kahanismo” è spesso citato in relazione all'ascesa dell'estrema destra israeliana, con l'insinuazione che si stia superando una linea rossa con l'ingresso di kahanisti nel governo.

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Il movimento prende il nome da Meir Kahane, un rabbino ortodosso di New York che fondò la Jewish Defense League nel 1968. Questo gruppo, che nel 2001 è stato classificato come organizzazione terroristica dall'FBI, si presentava come un gruppo di “guardia per ebrei” che volevano solo difendersi dall'antisemitismo. In realtà, però, è andata ben oltre: ha compiuto attentati dinamitardi contro istituzioni arabe e sovietiche, individui e neonazisti. Kahane fu condannato più volte per gli attentati, ma trascorse poco tempo dietro le sbarre.

Nel 1971, Kahane si trasferì in Israele, dove nello stesso anno fondò il partito Kach. Anche lì fu ripetutamente arrestato, ma riuscì a entrare nella Knesset. È stato attivo in parlamento fino a quando, insieme a Kach, è stato escluso dalle elezioni del 1988 a causa del suo estremo razzismo.

Kahane fu ucciso in un attentato nel 1990. Il suo sostenitore Baruch Goldstein, un colono di New York, ha compiuto un massacro nella città cisgiordana di Hebron nel 1994. Nella sezione musulmana della Grotta dei Patriarchi, ha sparato a 29 fedeli e ferito almeno 150 persone prima di essere sopraffatto e ucciso dai presenti. Mentre l'atto è stato chiaramente condannato dal mainstream israeliano, Goldstein è diventato un'icona kahanista. A tutt'oggi, un monumento commemorativo si trova a Hebron e Itamar Ben-Gvir, che era attivo nell'organizzazione giovanile Kach, ha avuto per anni un ritratto di Goldstein in casa.

Ben-Gvir

Ciò che distingue figure come Kahane, il leader dei coloni Baruch Marzel o Ben-Gvir da politici come Netanyahu o l'ex generale Benjamin Gantz (corresponsabili del bombardamento di Gaza nel 2014 e quindi dell'uccisione di circa 2.000 civili palestinesi) è il loro ambiente sociale. I kahanisti non appartengono al ricco establishment, ma alla strada. La loro violenza non è quella dell'esercito, ma di terroristi e teppisti di base.

Ben-Gvir è stato anche condannato più volte e le sue opinioni erano considerate di estrema destra, tanto da essere esonerato dal servizio militare. E’ stato nominato venerdì scorso ministro della sicurezza nazionale. Ne vedremmo delle belle! (ndr)

A questo si aggiunge il fanatismo religioso. Rispetto alla classe politica laica al potere, egli giustifica la violenza non solo dal punto di vista razziale ma anche teologico. Mentre Tel Aviv si vende come il paradiso dei partiti queer, questi politici preferirebbero vietare l'omosessualità.

Pertanto, la loro ascesa non solo rappresenta un aumento del pericolo per i palestinesi e i loro sostenitori, ma ha anche il potenziale per una guerra culturale nella società israeliana.

Traduzione: Leonhard Schaefer