Pogrom in Palestina: la violenza e il terrorismo dei coloni sono i precursori di deportazione e trasferimento

Tony Greenstein, 25 novembre 2022, https://azvsas.blogspot.com/2022/11/making-religious-zionism-leader-bezalel.html

Mettere il leader del sionismo religioso Bezalel Smotrich a capo dell'amministrazione "civile" della Cisgiordania è come mettere il KKK a capo delle relazioni razziali

Nel fine settimana del 19-20 novembre c'è stato un pogrom a Hebron. Yousef Azzeh, 26 anni, ha descritto la violenza che lui e altri palestinesi di Hebron hanno subito da parte dei coloni ebrei . "C'erano 50 coloni qui. Non c'era nessuno ad aiutarmi. Uno di loro mi ha dato un pugno sulle spalle e sulla schiena". Si stima che circa 40.000 ebrei siano scesi a Hebron. La testa ha iniziato a girarmi. Sono scappato in un’altra direzione perché mi inseguissero e non venissero invece a casa mia. Non avevo più forze e non riuscivo a respirare. Sono caduto a terra e ho urlato, poi ho visto i soldati che picchiavano i miei amici mentre sopra casa mia c'erano i coloni".

Gli israeliani possono muoversi liberamente a Hebron , mentre i palestinesi sono soggetti a continue limitazioni. Azzeh ha allertato i soldati, che sono arrivati e ai quali ha mostrato le pietre lanciate nel suo cortile. Dieci minuti dopo che loro se ne erano andati, altri civili israeliani sono apparsi e hanno nuovamente lanciato pietre contro la casa. Quando si è avvicinato a loro, lo hanno colpito, ha raccontato. Gli unici ebrei arrestati sono stati un soldato fuori servizio che ha assalito un agente della Polizia di frontiera e un colono che ha colpito una guardia del corpo di Itamar Gvir. Gli ebrei che hanno aggredito altri ebrei sono stati arrestati perché questo è un crimine, mentre l'aggressione ai palestinesi non lo è.

Alcuni soldati hanno descritto come si sono svolti i fatti: "Abbiamo cercato di avere il controllo della situazione e ogni volta gli ebrei si presentavano e lanciavano pietre e noi non riuscivamo a prenderli...". Al culmine dell'incidente, centinaia di ebrei sono arrivati e hanno iniziato a chiamarci nazisti e a sputarci addosso". 

Le forze israeliane sono lì per garantire la protezione dei coloni.  Secondo un soldato, non c'era una vera preparazione per affrontare i coloni scatenati: “Siamo stati avvertiti prima di quanto sarebbe potuto accadere, ma eravamo sotto pressione, lavoravamo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non c'è stata alcuna preparazione sulla questione. I coloni sentivano di poter fare quello che volevano. Personalmente ho esitato ad ammanettarli o a lanciare loro una granata stordente, che è un mezzo legittimo di controllo della folla. Come politica, non c'è stata una mano pesante contro i coloni. Non ho visto nessuno essere arrestato. C'erano 30.000 persone qui, e centinaia hanno partecipato alla violenza."

"Non ci sono ordini chiari", ha continuato il soldato. "So come comportarmi con i palestinesi, ma con gli israeliani esito. Non ne avevo la possibilità sabato. Ero con dotazioni pesanti e i coloni lanciavano pietre e poi scappavano. Se fossimo stati una forza maggiore, forse li avrei arrestati, ma è difficile dirlo".

Ha'aretz ha descritto come i soldati a Hebron abbiano detto di aver lavorato diligentemente per preparare la situazione sul campo all'arrivo di centinaia di persone. Ma non erano stati informati di aspettarsi la violenza degli ebrei, che non era stata prevista. Un soldato ha descritto il loro problema: "Ho visto disordini e scontri durante il mio servizio militare, ma non avevo mai visto nulla di simile". I rivoltosi non erano residenti ebrei locali, ha detto. "Erano giovani recentemente convertiti e delle classi più basse, provenienti da tutto il Paese", ha affermato il soldato.

Ed ecco come stanno le cose: i soldati non sono addestrati a difendere i palestinesi dai pogromisti ebrei perché il loro dovere è proteggere i coloni dai palestinesi. Ecco un chiaro esempio di come il comportamento dei soldati sia condizionato dal fatto che qualcuno sia ebreo o palestinese.  Ha'aretz ha descritto in dettaglio i continui attacchi e le violenze dei coloni mentre l'esercito restava a guardare. Ma quando i palestinesi si sono difesi sono entrati in azione. Esattamente come accadeva agli ebrei soggetti ai pogrom in Europa. Israele è diventato l'immagine speculare dell'antisemitismo europeo, mentre razzisti come Starmer e gli Amici di Israele del Parito Laburista difendono l'indifendibile.

Ma questo non è un problema solo dei militari. Sono i loro padroni politici che impongono loro di trattare in modo diverso palestinesi ed ebrei.

Nel dicembre dello scorso anno, il ministro della Sicurezza Omar Bar-Lev ha condannato, su pressione degli Stati Uniti, la violenza dei coloni contro i palestinesi. Qual è stata la reazione del Primo Ministro Naftali Bennett? Una condanna della condanna. "I coloni in Giudea e Samaria soffrono quotidianamente di violenza e terrorismo da decenni", ha twittato Bennett: "Essi costituiscono un muro di protezione per tutti noi e dobbiamo proteggerli con le parole e con i fatti".  La reazione del Ministro degli Interni, Ayelet Shaked, una nota razzista che una volta ha invocato il genocidio per Gaza, è stata ancora peggiore. Bar-Lev è stato costretto a rimangiarsi la condanna della violenza dei coloni. "I coloni sono il sale della terra", ha scritto su Twitter. La violenza di cui bisogna scandalizzarsi sono le decine di casi di lancio di pietre e molotov contro gli ebrei che si verificano ogni giorno, solo perché sono ebrei",  Questa è ovviamente una bugia. I palestinesi lanciano pietre -contro soldati pesantemente armati! - per questioni motivate come le demolizioni di case, gli arresti arbitrari, le incursioni armate.

 Il deputato Bezalel Smotrich, capo della fazione di estrema destra del Sionismo religioso, che stava tentando di diventare il nuovo ministro della Difesa di Israele, ha semplicemente definito Barlev "un bastardo".  Questo da parte dell'uomo che ha chiesto di separare le donne ebree che partoriscono dalle donne arabe per timore di inquinamento razziale. Ora Bezalel sarà a capo dell'amministrazione militare "civile" in Cisgiordania. La violenza anti-palestinese è stata quindi legalizzata.

Citando Ha'aretz, il Times of Israel ha ammesso che in soli 10 giorni di ottobre ci sono state 100 aggressioni di coloni contro palestinesi. Nelle ultime settimane, il servizio di sicurezza ha identificato un allarmante aumento degli atti di violenza da parte dei coloni in tutta la Cisgiordania". Questa massiccia impennata di violenza contro i palestinesi ha uno scopo. Non è semplicemente casuale. L'obiettivo è costringere i palestinesi a lasciare la terra bruciando i loro uliveti e assalendo coloro che sono dediti al raccolto. In quasi tutti i casi in cui erano presenti soldati israeliani, questi sono rimasti a guardare, se non a incoraggiare i coloni.  Ma per la destra sionista, che controlla due terzi dei seggi della Knesset, l'unica violenza proviene dai palestinesi, che chiamano "terrore". Quando i palestinesi si difendono, l'esercito e la polizia intervengono rapidamente per attaccarli con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e altro ancora.

Nel seguito presento un elenco di questi attacchi per dimostrare la complicità dello Stato israeliano negli attacchi. Non si tratta di episodi isolati, ma di uno schema preciso il cui intento è chiaro: cacciare i palestinesi dalla terra come parte del progetto generale di pulizia etnica della Cisgiordania.  Questa violenza e intimidazione è ampiamente sostenuta perché, come ha detto il "moderato" "centrista" ex Primo Ministro Yair Lapid, “Il mio principio dice massimo di ebrei su massima terra, massima sicurezza e minimo di palestinesi".  Lapid è stato elogiato dai leader occidentali per aver sostenuto uno Stato palestinese, a patto che questo fosse  smilitarizzato, privo di sovranità e soggetto alle incursioni dell'esercito israeliano. Ma anche questa parodia da bantustan non si realizzerà.

Nell'articolo “C’è solo un modo di chiamare questo assalto dei coloni: un pogrom” Gideon Levy ha descritto come il 3 novembre scorso una famiglia palestinese stava raccogliendo olive quando un gruppo di coloni è piombato su di loro e li ha attaccati con mazze, spranghe e pietre. Cinque membri della famiglia sono stati ricoverati in ospedale, tra cui il padre 65enne della famiglia e uno dei suoi figli, la cui gamba frantumata avrà bisogno di una costosa e continua riabilitazione. Il nipote di 8 anni si è nascosto sotto il pick-up della famiglia. Entrare nella casa della famiglia Mashani nella cittadina di Al-Shuyukh, a nord di Hebron in Cisgiordania, è come visitare il reparto di riabilitazione di un ospedale. Quasi tutti i membri della famiglia sono feriti, alcuni sono bendati, altri zoppicano e tutti hanno ferite da mostrare, alcune delle quali  gravi.Inutile dire che la polizia israeliana non ha fatto nulla. Ma se i ruoli fossero stati invertiti, gli aggressori palestinesi sarebbero stati arrestati, probabilmente picchiati, e avrebbero languito per un tempo indefinito in una cella. E poi c'è chi sostiene che il sionismo non è razzista.

In un caso particolarmente eclatante di attacco dei coloni, a un uomo palestinese sono state rotte entrambe le braccia e poi l'esercito lo ha arrestato! Hafez Huraini, 52 anni, stava lavorando sulla terra della sua famiglia insieme al figlio Muhammad alla periferia del loro villaggio di at-Tuwani a Masafer Yatta, nella Cisgiordania occupata meridionale, quando un gruppo di coloni israeliani armati provenienti dal vicino avamposto di Havat Ma'on li ha attaccati.  "Cinque coloni li hanno attaccati, alcuni avevano armi, almeno uno di loro aveva un fucile M16, e gli altri portavano tubi di metallo. Uno dei coloni ha iniziato a colpirli con il tubo di metallo, rompendo il braccio sinistro di mio padre".  Sami Huraini, 24 anni, figlio di Hafez, ha raccontato a Mondoweiss. "Mio padre è caduto a terra e hanno continuato a picchiarlo, finché non gli hanno rotto anche il braccio destro", ha detto Sami. "Poi il colono con la pistola ha iniziato a sparare proiettili vivi in aria".

"Decine di soldati sono arrivati sul posto dopo che i coloni li avevano chiamati. Mio padre era sdraiato a terra, con entrambe le braccia rotte, ma i soldati hanno iniziato a colpirci e a spingerci indietro mentre i coloni stavano dietro di loro".    Sami ha raccontato che i coloni "davano ordini" ai soldati, dicendo loro di arrestare suo padre e altri residenti di at-Tuwani sulla scena. Mentre i soldati israeliani continuavano a spingere i palestinesi, un'ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese è arrivata sul posto. "I paramedici hanno iniziato a curare mio padre e a prestargli i primi soccorsi. Per tutto il tempo i soldati e i coloni ci hanno spinto e spintonato", ha raccontato Sami.  "Quando abbiamo preso mio padre sulla barella e abbiamo cercato di metterlo sull'ambulanza, i soldati hanno iniziato a spingerci indietro, dicendo che volevano arrestarlo, perché i coloni dicevano che li aveva colpiti", ha proseguito. Nella tarda serata di lunedì, la famiglia Huraini ha appreso, tramite il proprio avvocato, che il padre era stato portato in un centro di detenzione all'interno dell'insediamento di Kiryat Arba, a Hebron, dove sarebbe stato sottoposto a interrogatorio. L'avvocato della famiglia ha avuto il permesso di parlare con Hafez per alcuni minuti prima che fosse portato dentro per l'interrogatorio, anche se all'avvocato non è stato permesso di essere presente durante l'interrogatorio. Secondo Sami, l'esercito sta accusando suo padre di aver attaccato un colono - un crimine che potrebbe comportare una condanna a diversi anni di carcere se venisse ufficialmente accusato e condannato. "Questa è una chiara rappresentazione del sistema di Apartheid in cui viviamo", ha detto Sami. Sami ha detto che i residenti di at-Tuwani subiscono da tempo gli attacchi dei coloni israeliani, che raramente vengono arrestati o chiamati a rispondere dei loro crimini. "Sappiamo per esperienza che i coloni hanno il potere. Possono rivolgere i loro attacchi contro di noi e l'esercito arresterà e imprigionerà lui [Hafez] per qualsiasi cosa, con accuse fasulle basate sulle false testimonianze dei coloni", ha detto.

Gruppi per i diritti umani, come B'Tselem, riferiscono che l'esercito spesso collude con i coloni nei loro attacchi contro i palestinesi. "Invece di intraprendere azioni preventive, le autorità israeliane aiutano e favoriscono i coloni a danneggiare i palestinesi e a usare la loro terra", ha dichiarato il gruppo. B'Tselem, dal 2020 , ha documentato 757 episodi di violenza dei coloni contro i palestinesi e le loro proprietà. Nei rari casi in cui viene aperta un'indagine sulla violenza dei coloni contro i palestinesi, Yesh Din, un gruppo israeliano per i diritti umani che documenta gli episodi di violenza dei coloni in Cisgiordania, afferma che la stragrande maggioranza di queste indagini viene chiusa. Il gruppo afferma che il 92% delle indagini sui crimini contro i palestinesi viene chiuso senza alcuna incriminazione.

Era come una zona di guerra  Circa nello stesso momento in cui Hafez Huraini è stato arrestato ed evacuato in ambulanza, le forze israeliane hanno arrestato altri due palestinesi di Masafer Yatta che sono ancora in custodia.  Poco dopo, altre decine di soldati ruppe israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio di at-Tuwani e hanno iniziato una massiccia operazione di detenzione che si è protratta per ore fino alle prime ore del mattino. "Tutto questo fa parte dei loro piani di pulizia etnica e dei loro sforzi per spaventarci, intimidirci e costringerci a lasciare le nostre case", ha detto Sami, riferendosi ai piani israeliani di costringere oltre 1.000 palestinesi di Masafer Yatta a lasciare le loro case per far posto a una zona di tiro israeliana.  "I coloni possono vivere felici mentre ci attaccano e mentre i soldati ci attaccano. Vogliono minacciarci e spaventarci per farci smettere di resistere ai loro piani", ha detto Sami. "Ma la nostra forza di volontà è forte".

Martedì sera, ora locale, le forze israeliane hanno fatto irruzione ad at-Tuwani per la seconda notte consecutiva, lanciando gas lacrimogeni e bombe sonore contro le case della popolazione. 10 giorni dopo, in seguito a quanto evidenziato da un video, il tribunale militare di Ofer ha rilasciato Hafez con severe condizioni, tra cui quella di rimanere lontano dalla propria terra. Nessuna condizione simile è stata imposta ai coloni che lo hanno attaccato e che non sono mai stati arrestati.

L'invasione dei coloni a Ramallah mette in luce l'impotenza dell'ANP    Ramallah, dove ha sede l'Autorità palestinese, è stata presentata da Israele e dall'Autorità stessa come una dimostrazione di come l'indipendenza economica possa portare a un miglioramento della situazione dei palestinesi. Tuttavia, il 13 ottobre Israele ha dimostrato cosa pensa del suo docile cagnolino palestinese. I coloni israeliani hanno preso d'assalto il quartiere di Al-Tireh a Ramallah, svolgendovi preghiere e cerimonie talmudiche. Questa pratica, tra le altre strategie, è stata comunemente utilizzata dai coloni religiosi come mezzo per fornire alla Corte Suprema israeliana le basi legali per appropriarsi della terra palestinese. L'invasione dei quartieri di Ramallah da parte di questi coloni indica che il movimento dei coloni è diventato più forte nel suo obiettivo di accelerare la pulizia etnica della Palestina,

Il primo ministro dell'ANP vive nel quartiere di Al-Tireh, a pochi chilometri di distanza dalla Muqata'a (il quartier generale dell'AP a Ramallah), evidenziando quanto facilmente l'esercito israeliano possa insinuarsi nell'area principale della sovranità dell'AP senza ripercussioni.Coloni a Hebron,19/11/2022

 

Tony Greenstein è un attivista e scrittore britannico . E' stato membro fondatore della Palestine Solidarity Campaign e si è candidato al Parlamento come rappresentante dell'Alliance for Green Socialism. Libri: La lotta contro il fascismo a Brighton e nella costa meridionale

Traduzione a cura di Claudio Lombardi, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese