Intervista con l’influente politologo Yuval Noah Harari alla CNN, 23 novembre, ripreso con rilievo da Haaretz e da The Jerusalem Post ,
Da: John Mason, collaboratore di Arab America, 30/11/2022 https://www.arabamerica.com/israeli-professor-fears-israel-palestine-conflict-has-morphed-into-a-one-state-three-tiered-classes-solution/
Christian Amanpour della CNN ha recentemente intervistato il politologo israeliano Yuval Noah Harari. Egli ha sostenuto che l'opinione pubblica israeliana non crede più nella soluzione dei due Stati. Piuttosto, ora crede in uno Stato con tre classi. I palestinesi sarebbero in quella inferiore, con pochi o nessun diritto. Un’altra tesi è quella di Joseph Massad della Columbia University in cui sostiene che gli ideologi sionisti -con la mascheratura del diritto all’autodeterminazione- hanno sempre sostenuto la supremazia ebraica, con l’obiettivo di delegittimare i diritti dei palestinesi alla propria terra.
Secondo Harari, l'opinione pubblica israeliana è "gradualmente passata dalla convinzione della soluzione a due Stati a quella, almeno implicita, della soluzione a tre classi. Che ci sia un solo Paese, tra il fiume Giordano e il Mediterraneo, con tre classi di persone che vi abitano. Gli ebrei, che hanno tutti i diritti, alcuni arabi che hanno alcuni diritti e altri arabi con diritti minimi o nulli. Questa è sempre più la situazione sul campo. E questa è sempre più anche l'aspirazione o la mentalità di alcuni membri del governo. È estremamente preoccupante, ma è quello che sta accadendo".
Amanpour, la intervistatrice, ha osservato ad Harari che sembrava fatalista. Harari è tornato sul tema della motivazione. Ha risposto: "Non è una cosa deterministica. Non è scritto nelle stelle o da qualche altra parte. È una scelta umana. Spero che le persone facciano scelte diverse. Ma è... è... dobbiamo prima di tutto riconoscere qual è la realtà prima di poter pensare a come migliorarla". Egli attribuisce la scelta degli israeliani alla loro educazione. Harari ha anche ammesso: "Quando sono cresciuto, davo per scontato che gli ebrei fossero migliori di tutti gli altri. E che siamo più importanti di tutti gli altri. E mi ci sono voluti molti anni per capire che in realtà questo non è necessariamente vero".
I commenti di Harari hanno suscitato un notevole clamore da parte dei media, secondo il Jerusalem Post. Un utente israeliano di Twitter ha affermato che il sistema a tre classi sostenuto da Harari non fa parte del pensiero della maggior parte degli israeliani e che nessun sondaggio sembra supportare questa affermazione. Un altro utente ha detto: "Non è risolvibile con l'attuale sistema politico che permette di cambiare continuamente i governi". Le idee di Harari non sono accettate universalmente, ma ha un grande seguito sia all'interno che all'esterno di Israele.
Il punto di vista di Massad: la visione degli ideologi sionisti sulla questione palestinese: Autodeterminazione ebraica o "supremazia ebraica"?".
Poco prima dell'intervista di Harari alla CNN, è apparso un importante articolo che affronta il tema della percezione che gli israeliani hanno dei palestinesi. Pubblicato da Joseph Massad su The Middle East Eye, afferma che: "Gli ideologi sionisti non sostenevano l'autodeterminazione degli ebrei, ma cercavano piuttosto di delegittimare il diritto dei palestinesi autoctoni". In effetti, al momento della formazione dello Stato di Israele, esso negava i diritti dei palestinesi. Massad è un prestigioso accademico, professore di politica araba moderna e storia alla Columbia University.
Massad va dritto al punto su come la destra israeliana sminuisce i palestinesi. Lo fa attraverso "l'idea dell'autodeterminazione ebraica nella terra dei palestinesi [che] è stata il principale camuffamento usato per abbellire il regime di supremazia ebraica in Israele". Egli definisce tale idea di autodeterminazione "fondamentale per il movimento sionista" nella fase di fondazione dello Stato di Israele. Massad osserva come in molte occasioni gli ebrei invocano l'Olocausto per spiegare, o addirittura giustificare, "la continua violazione israeliana dei diritti umani dei palestinesi".
Massad ricorda come la Legge fondamentale di Israele del 2018 sia risultante dall’ascesa al potere di Netanyahu nel 2009. Tale Legge si riferisce alla "terra di Israele" piuttosto che allo Stato di Israele, come "patria del popolo ebraico". Questa distinzione dà di fatto "alla minoranza coloniale ebraica israeliana il controllo eterno su tutta la Palestina storica". La legge del 2018 "eleva gli ebrei a uno status superiore a quello di tutti gli altri cittadini". Questo è stato il momento in cui ufficialmente l'autodeterminazione ebraica si rivelata come supremazia ebraica.
Riferimenti:
- Intervista con l'autore Yuval Noah Harari, Christian Amanpour, CNN, 23.11.2002
- "Yuval Noah Harari alla CNN: L'opinione pubblica israeliana ha abbandonato la soluzione dei due Stati", The Jerusalem Post, 26.11.2022
- "Autodeterminazione ebraica o supremazia ebraica?", Joseph Massad, Middle East Eye, 22/11/2022
Traduzione a cura di Claudio Lombardi, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese