Per il 44% degli elettori democratici USA Israele è apartheid

Un sondaggio dell'Università del Maryland "Critical Issues" mostra che il sostegno a Israele continua a diminuire tra gli elettori democratici.  https://www.alquds.com/en/posts/68539

Il sondaggio è stato effettuato tra il 27 marzo e il 5 aprile, pubblicato sul sito web del "Brookings Institute" di Washington martedì 25 aprile sono stati interpellati 1203 elettori americani in tutti gli Stati Uniti sulle loro opinioni riguardo al Paese. Il sondaggio è avvenuto nei seguenti termini: "Forse tu hai seguito i recenti sviluppi in Israele, Cisgiordania e Gaza". "Quale delle seguenti affermazioni pensi si avvicini di più alla descrizione del tuo modo di vedere Israele", le risposte si sono ristrette a quattro opzioni di risposta disponibili: Israele è una "democrazia vivace", o una "democrazia imperfetta", o uno "Stato con diritti limitati per le minoranze", o uno "Stato con una segregazione simile all'apartheid".

Il 56% degli intervistati ha risposto di non avere un’idea ma tra coloro che hanno espresso un'opinione, solo il 22% ha detto che Israele è una "democrazia vivace", il 31% ha detto che è una "democrazia imperfetta", il 16% ha detto che è "un Paese con diritti limitati per le minoranze". Il 31% ha affermato che "è un Paese simile all'apartheid". Margine di errore del sondaggio: 3,2%.

Una notevole differenza tra i due partiti di riferimento. Tra chi si considera repubblicano il 41% ha considera Israele “una vivace democrazia” il 20% “uno stato dell’apartheid”. Tra i democratici invece il 44% è per “uno stato dell’apartheid” seguito da un 34% che dice “democrazia imperfetta”.

Gli autori della ricerca sottolineano come "tra i democratici, la storia è sorprendentemente diversa: il maggior numero di coloro che hanno espresso un'opinione, il 44%, ha detto che si trattava di un "Paese segregato come il Sudafrica dell'apartheid", seguito dal 34% che ha detto che si trattava di una "democrazia imperfetta", e ciò è rilevante perché l’uso del termine “apartheid” nel linguaggio corrente in America anche se sempre più usato, resta poco co comune e tabù in alcuni ambienti.

È evidente che l'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti di Israele sta cambiando. Il termine "apartheid" sembra essere diventato un termine corrente tra molti americani, soprattutto tra i democratici, e anche il movimento BDS, che ha incontrato notevoli ostacoli nel mainstream americano, sembra avere un notevole sostegno tra i democratici che si sono espressi.

Risoluzione della Camera USA a favore di Israele  Da: Mondoweiss: The Shift<Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;27 aprile 2023,

 [....]   Questa settimana la Camera ha approvato una risoluzione che chiede l'estensione degli Accordi di Abramo di Trump. L’iniziativa ha coinciso con il 75° anniversario della fondazione di Israele. La proposta di legge "incoraggia gli Stati Uniti e Israele a continuare ad approfondire ed espandere la cooperazione bilaterale attraverso l'intero spettro delle questioni economiche, di sicurezza e civili". La proposta è stata introdotta dai deputati Kathy Manning (D-NC), Brad Schneider (D-IL) e Mike McCaul (R-TX).

Il disegno di legge è stato approvato con un punteggio di 400-19. Ecco i nomi dei voti contrari: Thomas Massie (R-KY), Cori Bush (D-MO), Jared Huffman (D-CA), Summer Lee (D-PA), Betty McCollum (D-MN), Alexandria Ocasio-Cortez (D-NY), Ilhan Omar (D-MN), Mark Pocan (D-WI), Ayanna Pressley (D-MA), Rashida Tlaib (D-MI), Pramila Jayapal (D-WA), Chuy Garcia (D-IL), Andre Carson (D-IN), Raul Grijalva (D-AZ), Jamaal Bowman (D-NY), Hank Johnson (D-GA), Nydia Velazquez (D-NY), Mark DeSaulnier (D-CA) e Delia Ramirez (D-IL).   Vale la pena di notare che Summer Lee è intervenuta su tutte queste proposte di legge finora. Ha firmato la recente richiesta di un'indagine sull'uso delle armi statunitensi in Israele e la mozione che condanna il governo estremista di Netanyahu. L'AIPAC aveva sicuramente intuito qualcosa quando ha speso milioni per cercare di impedirle di essere eletta.

Altro: Il Nord Dakota è diventato il 35° Stato ad approvare una legge anti-BDS.

Traduzioni e sintesi a cura di Claudio Lombardi, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese