Gaza: L’inferno continua e la popolazione rischia di morire di fame

La situazione (Wired-Ansa)

Dall'inizio della guerra è entrato a Gaza solo il 10% del cibo necessario a sfamare la popolazione. Anche l'ultimo panificio della Striscia a chiuso per la mancanza di carburante.

Per il Programma alimentare mondiale (Wfp) dell’Onu “cibo e acqua sono praticamente inesistenti” e “i civili rischiano di morire di fame”.

Philippe Lazzarini, capo dell' Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha denunciato un tentativo deliberato di paralizzare le operazioni dell'agenzia. "Credo che ci sia un tentativo deliberato di strangolare il nostro intervento e paralizzare le operazioni dell'Unrwa", ha detto in conferenza stampa a Ginevra. 

Operazione Alluvione Al-Aqsa- Giorno 42

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Il blackout delle comunicazioni oscura l'immagine completa della devastazione israeliana a Gaza. I bombardamenti continuano in tutta la Striscia di Gaza, lasciando solo il 4% dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza con accesso all'acqua potabile.

Vittime

11.470 uccisi*, tra cui 4.707 bambini, e più di 29.000 feriti a Gaza

200 palestinesi uccisi e 2.750 feriti nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est

Israele rivede al ribasso la stima dei morti del 7 ottobre da 1.400 a 1.200.

Si stima che circa 3.640 persone siano intrappolate sotto le macerie. L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) riferisce che ben 1.770 sono bambini.

*Questa cifra copre le vittime dal 7 ottobre al 16 novembre. (Cifra insicura causa interruzione comunicazioni)

Sviluppi principali

A causa dell'interruzione dei servizi di comunicazione nel nord della Striscia di Gaza, il Ministero della Sanità palestinese ha dichiarato di aver incontrato "notevoli difficoltà" nell'aggiornare i dati relativi al numero di morti nell'ultima settimana. I nuovi numeri emessi non possono tenere conto dell'intera portata della devastazione nel nord di Gaza e di Gaza City, dove un numero incalcolabile di morti non può essere recuperato dalle macerie a causa della presenza delle forze israeliane, con i cecchini israeliani che avrebbero sparato a chiunque si trovasse nelle strade.

Le forze israeliane continuano a occupare ( e devastare, ndr) l'ospedale al-Shifa, mentre la presunta prova della presenza di un centro di comando di Hamas sotto il complesso medico non convince.

Ospedale al-Shifa: 179 seppelliti in una fossa comune. I 600 pazienti ancora ricoverati nella struttura sono in pericolo, ha segnalato il responsabile Mohammad Abu Salmiyah, secondo il quale fra i corpi sepolti ci sono anche quelli di sette bambini e 29 pazienti che si trovavano in terapia intensiva:"

Anche altri ospedali di Gaza sono finiti sotto il fuoco, tra i continui attacchi aerei israeliani nel nord e nel sud di Gaza.

I capi delle principali agenzie umanitarie delle Nazioni Unite respingono la spinta "unilaterale" di Israele per le cosiddette "zone sicure" a Gaza