Alla Lettera Aperta inviata alla Sindaca ed al Consiglio Comunale all’indomani della manifestazione del 14 luglio, dopo la risposta immediata ricevuta da Dmitrij Palagi del gruppo Sinistra Progetto Comune, ha fatto seguito anche una risposta da Cecilia del Re del gruppo Firenze Democratica. Firenze per la Palestina, nella lettera di ringraziamento a Del Re ha voluto allegare i due dossiers curati da Sanitari per Gaza, il primo “La Distruzione del sistema sanitario” ed il secondo, uscito in questi ultimi giorni, sulla Tortura in Israele. La lettera, inviata per conoscenza insieme agli allegati anche a tutti gli altri consiglieri, termina con l’auspicio che altri consiglieri e gruppi rispondano alla Lettera Aperta. La impressionante documentazione su ospedali e torture è infatti tale che non potranno mai dire davanti ai loro figli e nipoti “..noi non lo sapevamo..”
Riferimenti: “LA DISTRUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO A GAZA, Aprile 2024” e “OPERATORI SANITARI E TORTURA NEL CONTESTO DEL GENOCIDIO IN ATTO IN PALESTINA” scaricabili al link: https://linktr.ee/sanitaripergaza.
Nel seguito il carteggio scambiato:
- La lettera aperta alla Sindaca e ai Consiglieri Comunali
- La risposta ricevuta da Cecilia del Re
- La lettera a Cecilia del Re, estesa a tutti i Consiglieri Comunali
LETTERA APERTA ALLA SINDACA E AL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
- Alla Sindaca della Città di Firenze Sara Funaro
- Al Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Cosimo Guccione
- Ai gruppi consiliari del Consiglio Comunale di Firenze
La manifestazione che si è tenuta domenica 14 luglio nelle strade del centro di Firenze ha espresso con chiarezza la volontà che Firenze si esprima su quanto avviene quotidianamente in Palestina , anche attraverso la Sindaca e il Consiglio Comunale recentemente eletti. Come già prima delle elezioni, nella Lettera Aperta ai candidati a sindaco, teniamo a ribadire che Firenze è da sempre -ricordiamo il sindaco La Pira - una città promotrice di concrete azioni di pace.
CIÒ A CUI ASSISTIAMO è genocidio a Gaza, con civili che muoiono sotto i bombardamenti, per fame e malattie, l'uso della tortura e di civili come scudi umani, mentre nella Cisgiordania occupata infuriano espropriazioni di terre, sgombero e demolizioni di villaggi, arresti indiscriminati, uccisioni di civili
Chiediamo alla Sindaca, al Presidente del Consiglio comunale e a tutto il Consiglio atti significativi quali prioritariamente:
- - esprimere il proprio sostegno al cessate il fuoco a Gaza, secondo le risoluzioni ONU, unica via per la liberazione dei prigionieri israeliani e
- palestinesi;
- - esporre la bandiera palestinese da Palazzo Vecchio seguendo l’esempio di altri Comuni, tra cui quello di Bologna
- - riconoscere lo Stato di Palestina, così come altri enti locali italiani e di molti Paesi nel mondo
- - interrompere qualsiasi rapporto con le istituzioni israeliane;
Su questi punti attendiamo una risposta pubblica Firenze, 16 Luglio 2024
LA RISPOSTA DI CECILIA DEL RE
Gentilissimi, Vi invio la nostra risposta che è stata oggetto oggi di un intervento in consiglio comunale. Un cordiale saluto, Cecilia Del Re
Questo l’intervento della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re
“In questo primo momento del nuovo Consiglio comunale dedicato alle comunicazioni e alle domande di attualità da parte dei consiglieri, abbiamo voluto come gruppo consiliare utilizzare il nostro tempo per dedicarlo alla strage quotidiana che sta avvenendo in Palestina, e che purtroppo è sempre più sottaciuta dai media. E’ invece necessario tenere alta l’attenzione su questo drammatico conflitto che negli ultimi 9 mesi si sta consumando con una escalation incredibile di vittime civili, perché non si può assistere con rassegnazione al lento scomparire della questione Gaza dal dibattito pubblico e non si può restare in silenzio. L’urgenza della mobilitazione dell’opinione pubblica nasce da queste considerazioni: la carneficina e la distruzione di Gaza vanno fermate ora, non possono e non devono diventare un rumore di fondo cui abituarsi.
La città di Firenze è da sempre città di pace, città promotrice di azioni concrete di pace, e ha quindi il dovere di esporsi contro ogni guerra, come quella che sta avvenendo in Palestina. Lo scorso 16 Luglio, le tante realtà che aderiscono a “Firenze per la Palestina” hanno inviato a tutti i gruppi consiliari una lettera aperta per invitarci a prendere posizione. A seguito della manifestazione in piazza del 14 Luglio scorso, a cui abbiamo partecipato, queste realtà hanno chiesto, in particolare, alla nuova amministrazione di esprimersi a favore di una richiesta di immediato cessate il fuoco a Gaza, secondo le risoluzioni ONU, unica via per la liberazione dei prigionieri israeliani e palestinesi; e hanno invitato, poi, l’amministrazione ad esporre la bandiera palestinese da Palazzo Vecchio, seguendo l’esempio del comune di Bologna che l’ha esposta insieme a quella della pace, e a riconoscere lo Stato di Palestina, così come altri enti locali italiani e di molti Paesi nel mondo stanno facendo.
Si tratta di richieste che sosteniamo - e questo senza far venire mai meno l’impegno contro ogni forma di razzismo e antisemitismo -, e a cui abbiamo voluto dare la nostra risposta oggi in quest’aula, in attesa di quella della maggioranza”. (s.spa.)
IL RINGRAZIAMENTO DA FIRENZE PER LA PALESTINA
Firenze, 6 agosto 2024
Gentile consigliera Del Re,
la ringraziamo per avere risposto al nostro appello e apprezziamo la Sua condanna della strage quotidiana che sta avvenendo in Palestina da parte dell'esercito israeliano.
Come lei stessa ha sottolineato, non si può restare in silenzio di fronte all'escalation incredibile di vittime civili palestinesi e al lento scomparire della questione Gaza dal dibattito pubblico.
Più che di un conflitto tra “pari”, si tratta di un genocidio che Israele sta compiendo a Gaza. Ricordiamo infatti i reiterati appelli dell'incaricata ONU nei TPO Francesca Albanese che da mesi ha iniziato esplicitamente a usare la parola genocidio, la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, che ha riconosciuto l'esistenza in Israele e nei territori occupati di un regime di apartheid nei confronti del popolo palestinese e che ha confermato l'illegalità dell’occupazione israeliana.
Riteniamo importante che nel suo intervento abbia sottolineato anche l'esistenza di prigionieri palestinesi. Di questi non si parla mai, pur essendoci tra loro tanti detenuti senza imputazioni e senza processo, tanti minorenni, ed essendo sempre più numerose le testimonianze di torture a cui molti di loro, se non tutti, vengono sottoposti. Riteniamo importante in una fase drammatica come questa prendere posizioni chiare e agire concretamente a vari livelli affinché cessino i rapporti con le istituzioni israeliane, in modo da esercitare pressione su di esse per arrivare al cessate il fuoco definitivo e al rispetto della legalità internazionale. La Corte Internazionale di Giustizia ha infatti prescritto di adottare tutte le misure perché a Gaza non abbiano luogo atti considerati genocidiari ai sensi della Convenzione firmata anche da Israele stesso: pertanto qualunque istituzione non
prenda le distanze dallo sterminio in atto può essere considerata complice. Auspichiamo quindi che Lei e il suo gruppo consiliare, assieme agli altri gruppi, continuando a tenere alta l'attenzione su quanto sta accadendo, iniziate anche a sottolineare le responsabilità delle atrocità israeliane in
corso, come ormai tante voci in ambito internazionale stanno facendo. Accogliamo con piacere la sua adesione alla richiesta che il Comune di Firenze riconosca lo stato Palestinese.
Crediamo inoltre che l'esposizione della bandiera palestinese a Palazzo Vecchio da Lei condivisa sarebbe un segnale importantissimo per la nostra città e ci auguriamo che siano molti i consiglieri che facciano propria questa richiesta.
Le realtà da cui proveniamo rifiutano ogni forma di razzismo. Riteniamo che chi sta utilizzando l'accusa di antisemitismo per mettere a tacere le contestazioni ad Israele e al sionismo confonda due piani profondamente diversi. Qui si stanno contestando istituzioni politiche, governo, esercito e classe dirigente di Israele sulla base delle loro azioni.
Ci auguriamo che Firenze faccia la sua parte per ricordare al mondo che i crimini di guerra sono intollerabili e che non si può continuare a difendere l'operato di Israele che disprezza i diritti umani e la legalità internazionale. Allegati a questa lettera troverà due dossier di sanitari per Gaza che documentano la distruzione del Sistema sanitario della Striscia e le torture perpetrate ai danni della popolazione civile.
Firenze per la Palestina