Lettera da Gerusalemme. L'Università di Birzeit è solidale con le università e gli studenti di Gaza
Di Helga Baumgarten, junge welt, 11 ottobre 2024
Un anno di genocidio a Gaza. Gli attacchi israeliani continuano senza interruzioni.
Israele sta pianificando di “ripulire etnicamente” l'intero nord di Gaza, cioè di espellere tutti gli abitanti - almeno 400.000 -. La macchina degli omicidi e della distruzione dell'“esercito israeliano” è in funzione a Gaza da un anno, prendendo di mira donne e bambini, medici, giornalisti e, non da ultimo, intellettuali e professori e i loro studenti. Nella Striscia di Gaza non c'è più un'università. Gli studenti non possono più studiare.
foto
Studenti alla cerimonia di laurea dell'Università di Birzeit (Ramallah, 30 luglio 2023)
È qui che entra in gioco l'Università di Birzeit, situata in Cisgiordania, con il suo appello “Rebuilding Hope- Ricostruire la speranza”, ovvero “consentire una nuova speranza a Gaza, nonostante la distruzione genocida”. L'appello mostra chiaramente come l'anno passato sia stato inteso a Birzeit: come un tentativo di spazzare via letteralmente i palestinesi. In questo contesto, secondo l'appello, “le istituzioni vengono attaccate con violenza massiccia, tutte le infrastrutture vengono bombardate; la cultura viene distrutta per impedire l'esistenza stessa di un'identità nazionale collettiva, (...) compreso qualsiasi futuro politico nazionale”.
L'Università di Birzeit si considera “moralmente e nazionalmente” sfidata e obbligata a prendere posizione contro il colonialismo sionista di insediamenti. Ciò significa, non da ultimo, sottolineare la propria fermezza di fronte ad esso. Vuole assumere un ruolo attivo a Gaza “aiutando le università, gli accademici e gli studenti a riprendere il loro ruolo centrale nella società”. Birzeit sostiene quindi tutte le università di Gaza con “la sinergia istituzionale, l'istruzione accademica e la creazione di una conoscenza di trasformazione che sia radicata localmente e direttamente collegata alle condizioni materiali e sociali per la ricostruzione di Gaza”. Birzeit si considera “il centro delle iniziative palestinesi, arabe e internazionali a sostegno dell'istruzione superiore a Gaza”.
Il primo passo è la creazione di partenariati con le università di Gaza. Birzeit vuole creare una vera e propria coalizione globale di università che sostengano gli accademici di Gaza in modo che possano rimanere lì e ricostruire le loro università. In secondo luogo, è necessaria una stretta collaborazione tra gli insegnanti universitari di Birzeit e di tutto il mondo e i loro colleghi di Gaza. Ciò significa anche che gli studenti di Gaza possono seguire regolarmente l'apprendimento a distanza ad un livello elevato. Hanno bisogno di sostegno psicologico e sociale. Le loro tesi devono essere supervisionate. Birzeit è pronta a ospitare fisicamente gli studenti nel momento in cui saranno in grado di lasciare Gaza.
La ricerca trasformativa è il terzo obiettivo che Birzeit si prefigge con la sua iniziativa. È l'unico modo per “ricostruire Gaza materialmente, socialmente, culturalmente ed ecologicamente”. Questa ricostruzione, e questo è fondamentale, può avvenire solo nel contesto culturale locale e sulla base della sovranità politica palestinese. La ricostruzione attraverso interventi internazionali, in ultima analisi coloniali, basati sulla logica del potere, non solo è controproducente - ogni tentativo in questa direzione deve essere fermamente respinto.
Alla fine di “Ricostruire la speranza” c'è un appello agli studenti di Gaza: “Clicca qui e compila la tua domanda per studiare online a Birzeit”.
“La nostra forza di volontà è incrollabile... Siamo tutti Gaza”.
Helga Baumgarten è professore di scienze politiche emerita all’università di Bir Zeit. Descrive regolarmente nelle sue “lettere da Gerusalemme” la situazione a Gerusalemme e nei territori occupati.
Traduzione a cura di Associazione di Amicizia Italo-Palestinese
https://www.jungewelt.de/artikel/485526.brief-aus-jerusalem-standhaft-gegen-kolonialismus.html