Accordo accademico Atenei Italia-ANP

8. *M.O., firmato accordo accademico atenei Italia-Anp-Dgcs

--IL VELINO COOPERAZIONE--

 Roma - Formazione universitaria d'alto livello per docenti palestinesi, corsi interdisciplinari per studenti e “summer school” sui temi dell'ambiente e della comunicazione: sono alcuni degli obiettivi contenuti nell'accordo accademico, siglato il 10 febbraio a Ramallah, tra quattro università italiane, sette atenei palestinesi e il professor Massimo Maria Caneva, coordinatore della Cooperazione universitaria per la direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. L’intesa accademica, hanno spiegato i promotori dell'iniziativa, mira a creare un coordinamento di sistema tra due mondi, principalmente in ambito scientifico, con lo scopo di migliorare la comunicazione e lo scambio tra le strutture accademiche italiane e quelle palestinesi. Il programma è predisposto e coordinato dalla Dgcs, tramite il settore della Cooperazione universitaria.




Sono previsti corsi interdisciplinari in Cooperazione per giovani palestinesi in Italia, tramite l'Università di Pavia, nonché una formazione sui temi dell'ambiente, dell'economia e dell'informatica. La cerimonia si è svolta presso la sede dell'Undp (il programma di sviluppo delle Nazioni Unite) a Ramallah e ha visto protagonisti, da una parte i rettori e rappresentanti delle università palestinesi di Birzeit, Hebron, Betlemme, An Najah, Al Quds, Jenin, e dall'altra i rappresentanti dei quattro atenei italiani coinvolti, Pavia, Palermo, Roma la Sapienza e Politecnico di Milano. L'Università La Sapienza, in particolare, era rappresentata dal professor Manuel A. Castello che ha riportato l'attenzione sui training per docenti in ambito medico e scientifico.

“Innanzitutto vogliamo favorire una nuova consultazione tra paesi mettendo a sistema l'esperienza comune nel campo della ricerca scientifica, della formazione e delle nuove tecnologie – ha spiegato il professor Caneva -. In secondo luogo dare una formazione d'alto livello ai quadri di docenza palestinesi, infine mirare ad una specialistica su alcuni temi come ambiente, salute, informatica e gestione delle crisi, corsi di breve durata che si terranno in Italia''. Affinare la comunicazione in ambito locale e' uno degli aspetti sui quali si prevede uno speciale focus, all'interno delle summer school in loco: un'idea e' quella di lavorare assieme ai mass media e ai corrispondenti dei giornali palestinesi ed italiani, hanno spiegato i promotori dell'iniziativa. Un modo per coinvolgerli, formando nel contempo le expertise dei giovani laureandi in giornalismo e comunicazione.

La Cooperazione universitaria è un elemento innovativo introdotto dalla Dgcs nel 2009 e inserito nelle Linee guida nel comitato Direzionale di novembre. Il suo scopo è potenziare e migliorare dal 2010 la cooperazione rafforzando anche il sistema universitario italiano. La direzione generale ritiene infatti che la formazione e l’educazione siano pilastri per lo sviluppo. Di conseguenza, ha dato avvio al dialogo con i maggiori atenei, che hanno mostrato una forte rispondenza. Il primo è avvenuto il 16 dicembre al ministero degli Ester e ha visto riunirsi i vertici della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo e i rettori delle università di Roma.

In quell’occasione il ministro Elisabetta Belloni, direttore della Dgcs spiegò al VELINO che “l’incontro è stato molto utile. È un segnale di grande apertura che il ministero degli Esteri sta dando alla collaborazione tra la Cooperazione allo sviluppo e le università. Sono stati esaminati, infatti, i criteri per rafforzare questa collaborazione. Tra questi ci sono anche attività concrete che consentiranno di coinvolgere anche altri ministeri, tra cui quello dell’Università e ricerca (Miur) e quello dell’Ambiente, e che ci permetteranno di far leva su strumenti quali la società civile e l’industria. La collaborazione –concluse il ministro Belloni –, infatti, non sarà solo rivolta alla formazione ma anche alla ricerca e al trasferimento tecnologico”. (fbu)