Beirut, 10 agosto 2010 (foto dalla televisione Al-Manar), Nena News – E’ mancato il colpo ad effetto atteso da tanti libanesi e annunciato dai giornali ma la lunga conferenza stampa in diretta tv tenuta ieri sera a Beirut dal leader di Hezbollah,  Hassan Nasrallah, è comunque destinata a lasciare il segno.




Di fronte alle voci insistenti di una probabile incriminazione da parte del Tribunale Speciale per il Libano di membri di Hezbollah in relazione all’omicidio dell’ex premier Rafiq Hariri, avvenuto nel febbraio 2005, Nasrallah ha mostrato una serie di immagini girate dagli aerei spia israeliani ed intercettate da Hezbollah. Quelle sequenze, secondo Nasrallah, dimostrerebbero che Israele teneva sotto controllo Hariri nelle settimane precedenti all’attentato. Lo Stato ebraico, ha spiegato Nasrallah, è stata l’unica parte a trarre vantaggi dall’eliminazione di Hariri poiché dopo quell’omicidio la Siria, finita sotto accusa, è stata costretta a ritirare le sue truppe dal Libano e sono aumentate le pressioni locali e internazionali per il disarmo di Hezbollah. «Tutto è stato politicizzato e sono state rivolte accuse alla Siria. È stato costituito un tribunale che è chiaramente parziale», ha aggiunto Nasrallah. «Quando allora sono comparse (nel 2009, ndr) le prime accuse israeliane contro di noi – ha continuato il segretario generale di Hezbollah- siamo tornati ai nostri archivi e abbiamo collegato i fatti e le informazioni in nostro possesso, trovando gli indizi che vi sto mostrando stasera». «I servizi di sicurezza nemici – ha proseguito mentre venivano trasmessi nuovi filmati – avevano monitorato per anni i movimenti di Hariri a Beirut, tra Beirut e Sidone (sua città natale a sud della capitale, ndr) e tra Beirut e il Monte Libano dove aveva una residenza».  «Non sono prove incontestabili», ha ammesso il leader sciita che tuttavia si attende che vengano prese in considerazione dalla procura internazionale, altrimenti l’intera inchiesta confermerà di essere stata, come sostiene Hezbollah, parziale e politicizzata.

Il ministero degli esteri israeliano ha reagito parlando di “bugie ridicole”. Tel Aviv  giudica le parole di Nasrallah  un tentativo fallito di sottrarsi al giudizio della Corte internazionale. In Libano al contrario anche le forze ostili ad Hezbollah non potranno più continuare a escludere come hanno fatto sino ad oggi un possibile coinvolgimento di Israele nell’uccisione di Rafiq Hariri. Si attendono ora le reazioni del premier Saad Hariri, figlio dell’ex premier assassinato. (red) Nena News