Notizie da Israele: il transfer di 400 bambini nati in Israele

 

YnetNews.com – Opinion

08.08.2010
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3928725,00

Il trasferimento sionista.

Op-ed: Moralità ebraica e semplice buon senso rifuggono dalla decisione di espellere 400 bambini stranieri. 

di Uri Misgav

 E’ abbastanza ironico il fatto che, una nazione che si aggrappa a un ethos costituzionale che santifica l’immigrazione illegale (la “Ha’apala” – l’immigrazione illegale durante il Mandato Britannico) sia la stessa nazione i cui dirigenti hanno designato un governo che, domenica, ha approvato un regolamento secondo il quale si sarebbe vista l’espulsione di 400 bambini e dei loro genitori.

                                  

foreign workers childrenab

 


Il trasferimento sionista è passato grazie a una maggioranza di 13 a 10. Tra coloro che hanno inclinato la bilancia a favore della decisione sono compresi tre ministri di Yisrael Beiteinu che, immigrati qui dalla ex Unione Sovietica, tuttavia sostengono l’espulsione di bambini che sono nati in questo paese. 

Erano appoggiati dal Ministro per gli Affari delle Minoranze, Avishay Braveman, che subito dopo la drammatica votazione ha dichiarato che “chiunque ha dimestichezza con la questione sa  che ciò segna un grande successo per la lotta sociale che io ho condotto durante l’anno trascorso.” 

Tra coloro che hanno contestato la decisione, accanto ad alcune anime virtuose, erano inclusi i ministri dello Shas – anche se non per il risveglio del loro cuore e dell’etica ebraica, il cielo non voglia, ma piuttosto per il motivo opposto – per protesta in quanto l’espulsione non era sufficientemente crudele e di ampio respiro. Quale governo di matti abbiamo. 

Dov’è il nostro buon senso? 

Ci se ne rende conto? Questa ostentazione dell’arbitrio viene considerata il minore dei mali, una vittoria dei moderati grazie a un compromesso di larga portata: saranno espulsi solo 400 bambini, mentre ad altri 800 verrà concesso il permesso di rimanere. 

A quanto pare, questa è la minaccia esistenziale che, sabato, il governo di Israele ha dovuto fronteggiare: Un totale di 400 bambini nati in Israele che, il cielo non voglia, potrebbero aver finito per diplomarsi alle scuole superiori e prestare servizio nell’esercito. 

Che diavolo sarebbe successo
avremmo lasciato che queste 400 bombe ticchettanti restassero qui e ci saremmo impegnati, da questo momento in poi, per una politica chiara sull’immigrazione, per quanto dura possa essere? 

Ma mettiamo da parte la moralità. Che ne direste di un po’ di buon senso? Dopo tutto, dovremmo cominciare a porci domande sui particolari logistici di questo trasferimento. Li spediranno via in aereo? Su degli autocarri? Si pensi solo alle impressioni. Si pensi solo alle implicazioni. 

(tradotto da mariano mingarelli)