Palestinesi, basta investimenti Spagna in colonie israeliane

Nena News
29.10.2013
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Palestinesi: basta investimenti Spagna in colonie israeliane

E' in corso una campagna palestinese in circa 50 Paesi per far rispettare la direttiva Ue che vieta la cooperazione con gli insediamenti colonici nei Territori occupati

della redazione

Roma, 29 ottobre 2013, Nena News - Forte protesta dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) per gli investimenti spagnoli nelle colonie israeliane. L'iniziativa rientra in una campagna rivolta a una cinquantina di Paesi affinché prendano provvedimenti punitivi contro le imprese che, nonostante una recente direttiva europea, continuano ad avere rapporti commerciali e a investire negli insediamenti colonici in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

                

 

L'Anp punta l'indice contro la società spagnolaNaanDanJain, specializzata nella fabbricazione di sistemi di irrigazione. L'impresa dipende dall'omonima casa madre israeliana, nata nel kibbutz Naan, che fornisce servizi e prodotti ai coloni nella Valle del Giordano, sul Monte Hebron e sulle alture del Golan. L'azienda che opera dal 2001 in Andalusia e dal 2007 col nome del marchio israeliano, ha un fatturato stimato in 135 milioni di euro.

Dalla NaanDanJain fanno sapere di non aver ricevuto sino a oggi alcuna comunicazione riguardo la protesta del governo palestinese.

La campagna palestinese è cominciata dopo l'approvazione nel luglio scorso della direttiva Ue - che entrerà in vigore il 1 gennaio 2014 - che vieta il finanziamento, l'investimento o la concessione di borse di studio a enti, società e imprese che operano negli insediamenti israeliani nei Territori occupati.

Nel frattempo l'Ue discute dell'imposizione di una etichettatura per differenziare i prodotti che provengono dalle colonie da quelli che giungono dal territorio israeliano. Gran Bretagna e Olanda da mesi raccomandano alle proprie imprese di non investire negli insediamenti o stringere joint venture con aziende israeliane che vi operano.

In totale sono state individuate 504 imprese straniere che investono o cooperano con le colonie israeliane, fra le quali la tedesca Siemens e la francese Veolia. Intervistato dal giornale spagnolo El Pais, l'ex ministro degli esteri dell'Anp, Nabil Shaath, ha detto di voler ricordare a Madrid «che ha investito fortemente nella creazione di istituzioni palestinesi e che, per far sì che tali sforzi producano risultati, deve applicare le norme esistenti che condannano la violazione dei diritti umani e non accettare violazioni di tali diritti». Nena News