Hamas e la resistenza: il movimento sta tramando il proprio ritorno

Alakhbar English
07.11.2013

http://english.al-akhbar.com/content/hamas-and-resistance-movement-plots-its-return

HAMAS E LA RESISTENZA: IL MOVIMENTO STA TRAMANDO IL PROPRIO RITORNO

Alla luce degli eventi sensazionali di cui il Medio Oriente è stato testimone, il movimento islamista palestinese Hamas è sottoposto a una grande operazione di revisione, che potrebbe portare davvero ad un ennesimo ritorno sul campo della resistenza. Il processo avrà bisogno sicuramente di tempo per essere completato e avrà nel proprio mirino una certa completezza, includendo tutti gli aspetti delle ideologie e politiche del movimento. 

di Ibrahim Al-Amin 

La crisi siriana, il rovesciamento della fratellanza musulmana in Egitto e la posizione del movimento in relazione sia alla resistenza, sia ai così definiti campi “arabi moderati”, saranno il cuore delle discussioni di Hamas. Il gruppo è riluttante a chiamare questo processo una “revisione”, preferendo invece dire che i cambiamenti che sono avvenuti nell’area necessitano di una riconsiderazione su come procedere esattamente.


 Palestinesi osservano i soccorritori che cercano i corpi dei tre militanti di Hamas all'interno di un tunnel preso di mira da un attacco aereo israeliano, vicino al confine tra Israele e Khan Younis, del 2 novembre 2013

Hamas non cerca di rivestire un ruolo centrale come faceva un tempo sul fronte della resistenza, siccome la sua leadership è al corrente del fatto che tale ruolo non possa essere così facilmente riconquistato e che non possa nemmeno essere ricoperto all’interno della fratellanza e della sua alleanza. 

E’ invece probabile che il movimento cercherà un posto tra i due campi e ciò gli permetterà un margine più ampio di manovrabilità, oltre all’abilità di mantenere contatti con tutte le parti in causa. 

Tuttavia, il movimento islamista è molto preoccupato riguardo al ruolo dell’Arabia Saudita, che Hamas teme sia implicata in un’alleanza con gli Stati Uniti, gli israeliani ed un certo assortimento di gruppi salatiti che cercano di rovesciare il regime in Siria, per imporre un assedio sull’Iran e mettere fine ai movimenti di resistenza della regione, includendo Gaza. 

Hamas crede che l’alleanza guidata dai sauditi stia procedendo secondo le seguenti linee: 

  • appoggio del governo anti-fratellanza in Egitto, con la possibilità di far seguire un colpo ad Hamas a Gaza.

  • Intraprendere una guerra senza limiti per rovesciare il regime a Damasco.

  • Isolare Hezbollah in Libano, mentre si preparano ad istigare una guerra contro esso stesso con l’aiuto di tutti i movimenti di resistenza locali che vi si oppongano.

  • Procedere con la sua campagna di incitamento contro l’Iran, mentre incoraggia dall’altro lato l’Occidente ad impegnarsi in un confronto diretto con la Repubblica Islamica.

  • Spazzare via l’Alleanza dei Fratelli Musulmani e le sue sfere d’influenza attraverso tutto il mondo arabo, al tempo stesso rinforzare il ruolo crescente del movimento salafita saudita nell’intera regione. 

Alla luce di questo, Hamas potrebbe davvero trovare un importante ruolo da svolgere nell’aiuto dell’organizzazione di queste forze opposte al progetto saudita, come per esempio mediare tra Turchia e Qatar da un lato e Iran, Hezbollah e Siria dall’altro, per portarli più vicini l’uno all’altro. 

Il movimento islamista è già riuscito a ricucire i rapporti con l’Iran, che ha ripreso ad inviare il suo aiuto sia finanziario sia militare verso Hamas, sperando di poter costruire in futuro partendo dalla piattaforma dei rinnovati contatti con Teheran, per posare anche le basi per una possibile riconciliazione tra la Repubblica Islamica, la Turchia e il Qatar. 

Nel frattempo Hamas spera che gli iraniani spazzino via qualunque ostacolo che separa il partito dal ritorno al fronte di resistenza. 

Ibrahim Al-Amin è capo redattore di Al-Akhbar 

(tradotto da Palestina Rossa)