Bella Ciao a Gaza per Vittorio Arrigoni

Al canto di Bella Ciao celebrato nei giorni scorsi a Gaza l'anniversario dell”uccisione di Vittorio Arrigoni. Pacifista, si era trasferito nella Striscia di Gaza per agire contro quella che definiva pulizia etnica dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese. Vittorio, i cui nonni morirono da partigiani, viene ucciso il 15 aprile 2011 da una sedicente “cellula salafita”. Il 19 aprile i militari di Gaza penetrano nel campo profughi di Nuseirat e due terroristi - tra cui il capo, giordano - rimangono uccisi in un conflitto a fuoco. Fonti dell'organizzazione salafita successivamente dichiarano che la responsabilità del rapimento sarebbe da attribuirsi a un gruppo illegale "impazzito". Il processo per omicidio si conclude con due condanne all'ergastolo per omicidio e altre due a 10 anni e 1 anno. La famiglia Arrigoni in quell'occasione si dichiara contraria alla pena di morte per gli assassini. Per rispettare le volontà di Vittorio, la famiglia dispone che la salma torni in Italia passando dall'Egitto e dal valico palestinese di Rafah anziché dal territorio di Israele. I funerali, svoltisi a Bulciago e celebrati da Monsignor Hilarion Capucci, vedono la partecipazione di migliaia di persone giunte da tutta Europa, assenti rappresentanti del governo italiano. Centinaia di Palestinesi si sono radunati a Gaza il 15 scorso nell'anniversario della sua morte con canti, danze ed un film a lui dedicato. La memoria di Vittorio Arrigoni è ricordata a Gaza da una strada ed una scuola che portano il suo nome.