Roger Waters vince la battaglia legale per il concerto a Francoforte tra le polemiche sull'antisemitismo

Il tribunale si pronuncia a favore dell'ex frontman dei Pink Floyd nonostante l'uso "di cattivo gusto" di simboli ispirati al nazismo

Kate Connolly, Berlino, 25 aprile 2023, https://www.theguardian.com/music/2023/apr/25/roger-waters-pink-floyd-wins-legal-battle-to-gig-in-frankfurt-amid-antisemitism-row

Roger Waters, l'ex frontman dei Pink Floyd, ha vinto la sua battaglia legale per esibirsi in un concerto a Francoforte dopo i tentativi di vietare l'evento in seguito alle accuse di antisemitismo.   I magistrati che hanno agito per conto della città tedesca avevano intimato due mesi fa al locale prenotato per il concerto di cancellare il concerto del 28 maggio, accusando Waters di essere "uno dei più noti antisemiti del mondo". Waters, che ha sempre negato le accuse di antisemitismo, ha intrapreso un'azione legale contro la decisione.

Il tribunale amministrativo di Francoforte ha ora dichiarato il suo diritto a proseguire l'evento. Pur riconoscendo che alcuni aspetti del suo spettacolo erano "di cattivo gusto" e ovviamente si rifacevano al simbolismo ispirato al regime nazista, ha citato la libertà artistica tra le ragioni principali della decisione.

La città ha il diritto di ricorrere in appello contro la sentenza.    Le autorità cittadine di Francoforte e di altre città tedesche si erano opposte al concerto perché in una precedente tournée era stato presentato come parte dello spettacolo un pallone a forma di maiale raffigurante la Stella di Davide e vari loghi aziendali.  Una parte delle critiche riguardava il luogo del concerto, la Festhalle, in cui, durante i pogrom di novembre del 1938, più di 3.000 uomini ebrei di Francoforte e delle zone circostanti furono radunati, malmenati e successivamente deportati in campi di concentramento dove molti di loro furono uccisi.

Tuttavia, il tribunale ha affermato che nonostante lo spettacolo di Waters facesse uso di "simbolismi palesemente basati su quelli del regime nazionalsocialista" - il cui cattivo gusto è stato esacerbato dalla scelta della Festhalle come sede a causa del suo background storico - il concerto dovrebbe essere "visto come un'opera d'arte" e che non c'erano motivi sufficienti per giustificare il divieto di esibirsi di Waters. "Non spetta al tribunale esprimere un giudizio su questo", ha dichiarato un portavoce ai media tedeschi.

Il punto cruciale, secondo il tribunale, è che l'esibizione del musicista "non ha glorificato o relativizzato i crimini dei nazisti o si è identificata con l'ideologia razzista nazista", e non c'è stata alcuna prova che Waters abbia usato materiale di propaganda nel suo spettacolo, ha aggiunto il portavoce.

La decisione è stata criticata dal Comitato internazionale di Auschwitz, che l'ha definita "deplorevole". Christoph Heubner, vicepresidente del comitato, ha dichiarato: "Non sono solo gli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento e di sterminio tedeschi a rimanere tristi, sconcertati e sempre più disillusi".  Un "motivo di grande preoccupazione" per i sopravvissuti e le loro famiglie è stata quella che ha definito una "invasione di antisemitismo da varie direzioni" nella società.  Heubner ha detto che la dichiarazione del tribunale - secondo cui tenere il concerto nella Festhalle non era un'offesa alla dignità degli uomini ebrei radunati lì - era "un nuovo attacco alla dignità di queste persone e alla memoria delle loro famiglie".  Josef Schuster, presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, si è detto "sconcertato" dalla decisione del tribunale "secondo cui un'esibizione di simboli basati sul nazionalsocialismo non dovrebbe avere conseguenze legali".

In Germania esistono regole severe che vietano l'esposizione di cimeli e simboli nazisti come la svastica.

Waters ha ripetutamente negato le accuse di antisemitismo e ha affermato che il suo disprezzo è verso Israele, non verso l'ebraismo, accusando Israele di "abusare del termine antisemitismo per intimidire le persone come me e costringerle al silenzio".  Ha difeso l'uso del simbolo del maiale, dicendo che "rappresenta Israele e le sue politiche ed è legittimamente soggetto a qualsiasi forma di protesta non violenta". Ha detto che sul palloncino c'erano anche altri simboli di organizzazioni contro cui era contrario, come il crocifisso e i loghi di Mercedes, McDonald's e Shell Oil.

Traduzione a cura di Claudio Lombardi, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese